Coronavirus, Vinci, ricordando la vittoria contro Serena: “Italiani non mollate!”. Mager si allena a casa

Roberta Vinci, prendendo come simbolo il match giocato contro Serena agli Us Open 2015, incita gli italiani a non mollare in questa difficile situazione. Gianluca Mager parla dell'exploit arrivato a Rio dopo anni di duro lavoro e svela come sta affrontando lo stop del circuito.

L’emergenza dovuta al Coronavirus, oltre ad aver ormai tragicamente sconvolto il mondo intero, ha costretto a casa la gran parte della popolazione mondiale, tra cui ovviamente figurano anche atleti e tennisti. Proprio a proposito della drammatica situazione, che costringe alla quarantena forzata, due eccellenze italiane come Roberta Vinci e Gianluca Mager hanno detto la loro.

L’ex tennista Roberta Vinci, interpellata da Il Corriere della Sera, ha voluto mandare un messaggio di speranza ricordando uno dei momenti più belli della sua carriera sportiva, ossia la vittoria in semifinale agli Us Open contro Serena Williams, che può essere considerata come un simbolo della volontà di non mollare mai, la stessa che gli italiani devono avere in questa tragica situazione: “In questi giorni difficili dovuti all’emergenza Coronavirus, mi è tornata in mente la partita contro Serena Williams agli Us Open 2015. Sembrava impossibile, ma mentre stavo giocando, punto dopo punto, ho iniziato a convincermi di potercela fare. Senza voler paragonare le due situazioni, spero che questa mia esperienza sportiva possa dare a tutti una spinta a non mollare. Il punto è proprio questo: tenere duro, non mollare mai e avere fiducia!

Anche Gianluca Mager ha parlato della situazione di emergenza che ha causato lo stop forzato del mondo del tennis. Il tennista ligure, che prima della pausa era riuscito a regalare a se stesso e al tennis italiano un grande exploit battendo Dominic Thiem e raggiungendo la finale del torneo ATP 500 di Rio de Janeiro, ha parlato di come sta affrontando questo particolare periodo: “Sono a casa, a Sanremo, con la mia fidanzata. Mi alleno in giardino o sul terrazzo facendo esercizi di atletica, stretching, mobilità e tanti addominali, molti di più di quelli che facevo di solito; poi guardo tante serie tv”. Mager è poi tornato a parlare del risultato ottenuto a Rio grazie ad anni di duro lavoro: “La gavetta mi è servita molto. I Futures, i Challenger, è stato un lungo percorso e se hai tante partite alle spalle, anche se nel tennis c’è sempre un grande rischio, è più difficile indietreggiare. Sono contento del mio inizio anno, sono entrato nei top 100 e sono stato convocato in Davis. Non mi lamento di certo perché in questo momento ci sono altri drammi veri e perché molti altri che hanno giocato poco e che vorrebbero recuperare adesso non possono farlo.” Sul rapporto con il numero due italiano Fabio Fognini ha poi aggiunto: “è un grandissimo giocatore, l’ho sempre ammirato e seguito per il suo talento”.

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