Daniil Medvedev “Molto difficile per i NextGen vincere uno Slam”

Il numero 4 del mondo Daniil Medvedev ha fatto una diretta Instagram con “We Tennis” in cui ha parlato di vari argomenti come il rapporto con il suo coach francese Gilles Cervara che ha un’accademia vicino a Cannes dove il NextGen russo si allena da sei anni e del suo amore per la Francia, del predominio dei “fab three” e della sua sconfitta contro Rafa Nadal agli US Open 2019.

 

IL RAPPORTO CON CERVARA – “Mi sto allenando con Gilles da tre anni anche se  frequento il suo centro allenamenti da sei. Abbiamo un buon rapporto, siamo amici e parliamo di tantissime cose”

Il russo ha poi raccontato di quando Cervara abbandonò gli spalti durante il suo match agli ottavi di fanale a Marsiglia contro Jannik Sinner “Quella volta c’erano varie ragioni per il suo comportamento. Io non ero al massimo della forma e lui stesso aveva dei problemi. Mettiamoci anche che abbiamo due bei caratterini e… abbiamo un po’ esagerato, ma capita”

 

UN RUSSO IN FRANCIA – Daniil dice di avere un forte legame con la Francia “All’inizio è stata dura. Non parlavo neanche francese…non avevo amici, erano tutti a Mosca, spesso ero triste. Ma adesso sono sei anni che vivo qui. Ovviamente sono più russo che francese, ma considero la Francia la mia seconda patria”

 

MA GLI SLAM E’ ANCORA DURA – Alla domanda su quale dei Next Gen sarà il primo a vincere uno Slam risponde “Dipende da quale Slam. Se parliamo di Roland Garros vedo molto difficile pensare a un altro campione oltre a Rafa. Poi non posso parlare per gli altri Next Gen, il mio obiettivo è di vincere più match possibili. Per vincere uno Slam devi vincere 7 match ed è dura fino a quando ci saranno i tre (Roger Federer Rafa Nadal e Novak Djokovic) noi facciamo le nostre partite, ci proviamo”

 

QUELLA FINALE US OPEN 2019… – Sulla finale persa contro Nadal agli US Open 2019 dice “E’ stata una grande partita. Ero molto contrariato dalla mia sconfitta perché non mi piace perdere, ma molti si sono complimentati con me e per dirmi che ero il vincitore morale, cosa che non credo perché altrimenti avrei vinto uno Slam. Comunque non mi deprimo dopo le sconfitte, so che bisogna continuare a lavorare duro per migliorare”

 

Anna Lamarina

Recent Posts

Casper Ruud rompe il silenzio: “Mi sentivo come un criceto nella ruota”

Nel pieno del suo percorso al Mutua Madrid Open 2025, Casper Ruud ha deciso di…

1 giorno fa

Wta Madrid, crollo Swiatek: Gauff domina e vola in finale

C'è un'immagine che resterà impressa nella memoria degli appassionati di tennis: Iga Swiatek, visibilmente frustrata,…

1 giorno fa

Atp Madrid, finisce ai quarti la corsa di Arnaldi: troppo Draper per l’azzurro

Matteo Arnaldi si ferma ai quarti di finale del Masters 1000 di Madrid, sconfitto con…

1 giorno fa

Jakub Mensik si racconta: “Dopo la vittoria su Djokovic non ho dormito per due giorni”

Jakub Mensik, il predestinato che ha steso il suo idolo A soli 19 anni, Jakub…

1 giorno fa

Annabel Croft: “Djokovic ha perso la sua aura, non è più lo stesso”

Un momento complicato per il fuoriclasse serbo Mentre il tennis italiano si gode le imprese…

1 giorno fa

Lorenzo Musetti nella storia: l’Italia del tennis celebra il suo nuovo Top 10

Il tennis italiano continua a scrivere pagine di storia. A partire da lunedì 5 maggio…

2 giorni fa