Denis Shapovalov “E’ stata dura ma lo rifarei”

Per Denis Shapovalov il tennis è sempre stato una cosa di famiglia.

FIGLIO D’ARTE – La mamma Tessa, russa di religione ebrea  era stata infatti una giocatrice professionista in Russia negli anni novanta. Dopo il trasferimento prima a Tev Aviv, dove è nato Shapo e poi in Canada, è diventata insegnante di tennis al Richmond Hill Tennis Country Club di Toronto.

MA NON ERA IL PREDESTINATO – Inizialmente mamma Tessa aveva iniziato ad allenare Evgeny, il fratello maggiore di Denis, ma il piccolo di casa stava sempre in mezzo ai piedi sul campo da tennis e così mamma Tessa si è decisa ad allenare anche lui “Quando lui (Evgeny) lavorava con mamma, cercavo di correre in campo e disturbarli. Volevo colpire la palla. All’inizio andava bene perché non la colpivo. Poi ho cominciato a prenderla e così la  mamma ha deciso che era il momento di iniziare a giocare, se volevo”

DEDIZIONE E PASSIONE – A cinque anni ha iniziato quindi il suo percorso tennistico fatto di dedizione e di passione. Cresciuto nel mito di Roger Federer,  Shapovalov ha dovuto fare grandi sacrifici per inseguire il suo sogno e diventare un grande tennista “Non ho avuto un’infanzia normale- racconta Shapo- mi ricordo che mi svegliavo alle 5-6 del mattino per allenarmi prima della scuola. A volte mi sono allenato fino alle 10-11 di seraVolevo migliorare, cercare di dare il massimo. Ricordo di aver anche pianto a volte sul campo da tennis”

SACRIFICI ECONOMICI – E comunque non era il solo a fare sacrifici. La mamma Tessa e la sua famiglia l’hanno sostenuto oltre che tecnicamente anche finanziariamente, visto che per il Canada il tennis non sembra essere uno sport dei più considerati.  I miei genitori hanno fatto grandi sacrifici perché hanno fatto tutto da soli. Non abbiamo ricevuto nessun aiuto finanziario quindi tutti i soldi li abbiamo messi noi. Ci siamo spesso chiesti se fosse la scelta giusta perché viaggiavamo e non ci potevamo permettere più di partecipare ad altri tornei. Ho sempre creduto nella mia famiglia e la mia famiglia ha sempre creduto in me. Spero di poter ispirare una giovane generazione di canadesi a prendere in mano la racchetta e aiutarli a credere che possono diventare dei professionisti del  tennis rimanendo a vivere nel loro paese”

MOLLARE MAI – Mancino, dotato di un tennis scintillante, di un meraviglioso rovescio a una mano e di piedi estremamente mobili, adora giocare sull’erba. Il suo carattere da vero  fighter e la sua aria scanzonata gli hanno valso la simpatia dei più giovani Vorrei usare il mio gioco per ispirare più bambini che non hanno ricevuto supporto a non mollare e a credere che è possibile farcela se  si lavora duro”

Denis Shapovalov ha vinto il suo primo trofeo da junior a Wimbledon nel 2016 battendo De Minaur in finale, dopo di che, battendo strada facendo personaggi come Nick Kyrgios, si è qualificato sia nel 2017 che nel 2018 alle Next gen Atp finals. Nel 2019, allenato da Michahil Youzny, ha vinto a Stoccolma il suo primo titolo nel circuito maggiore e centrato la prima finale a Parigi-Bercy.

DIVERTIRSI SEMPRE “Quando mi sveglio – dice il quasi 21enne canadese- il mio unico obbiettivo è migliorare. Cercare di crescere come persona e giocatore, voglio godermi la mia carriera. Ora che non mi devo più preoccupare dei soldi o se vinco un match in più o in meno, vado in campo per divertirmi e per mostrare agli altri e a me stesso ciò che so fare”

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