CIRCUITO ATP

Diego Dedura-Palomero, il ragazzo prodigio del tennis tedesco che sogna in grande

A soli 17 anni, Diego Dedura-Palomero è già riuscito a far parlare di sé nel circuito ATP. La sua vittoria al torneo di Monaco contro Denis Shapovalov ha acceso i riflettori su questo giovane talento nato a Berlino, che con la sua energia travolgente e una fede incrollabile si sta ritagliando uno spazio tra le grandi promesse del tennis mondiale.

Dalle qualificazioni al palcoscenico internazionale

L’episodio che ha segnato la svolta nella giovane carriera di Diego si è consumato durante il BMW Open di Monaco, quando, da lucky loser, è riuscito a superare il canadese Shapovalov, uno dei top30 del ranking mondiale. Una vittoria che non solo gli ha regalato l’accesso al secondo turno di un torneo ATP, ma anche una popolarità improvvisa, alimentata dalla sua particolare celebrazione in campo: sdraiato a braccia aperte sulla terra battuta in un gesto che ha ricordato una crocifissione.

Una scena che ha fatto il giro dei social, generando commenti contrastanti. Alcuni hanno criticato la teatralità del gesto, soprattutto considerando che l’avversario si era ritirato per infortunio. Ma Diego in un’intervista a Puntodebreak.com ha risposto con serenità: “Lo feci per Dio, per ringraziarlo. Sono credente da sempre, ma la mia fede si è rafforzata da quando sono diventato professionista”.

Radici multiculturali e una passione familiare

Diego Dedura-Palomero è un mix culturale interessante: padre cileno, madre lituana e cresciuto in Germania, dove vive e si allena con il padre César, suo allenatore e mentore. “È lui che fa tutto, è sempre al mio fianco”, racconta il giovane talento. La passione per il tennis scorre anche nel sangue del fratello, che si sta trasferendo in Texas per proseguire la carriera sportiva al college.

Multilingue e già abituato a muoversi tra diverse culture, Diego parla fluentemente tedesco, spagnolo, inglese e comprende anche il lituano. Un bagaglio che lo prepara bene alla dimensione internazionale dello sport professionistico.

Obiettivi chiari e mentalità vincente

Nonostante la giovane età, Diego dimostra una sorprendente maturità. L’esperienza a Monaco ha confermato la sua determinazione a intraprendere la carriera da professionista, decisione presa circa un anno fa, quando è entrato per la prima volta nel top 600 del ranking. Oggi è già numero 360 al mondo e punta al top 350 entro fine stagione.

“Monaco è stato un punto di svolta, ma tutto quello che è successo prima – i Futures, i Challenger – mi ha preparato per arrivare lì. Ora si tratta solo di continuare il cammino”, afferma con lucidità. La recente sconfitta al primo turno del Mutua Madrid Open contro Diego Galán non lo ha scoraggiato: “È stata una grande esperienza, in questi tornei devi stare concentrato al 200% in ogni punto”.

Una carriera costruita sulla terra rossa

Specialista della terra battuta, Dedura-Palomero ha deciso di concentrare la sua stagione su questa superficie, rinunciando del tutto ai tornei sull’erba. Dopo una pausa di due settimane a Berlino per recuperare da un fastidio alla spalla, tornerà in campo per alcuni Futures in Italia e poi parteciperà all’ATP 500 di Amburgo, seguito da una serie di Challenger in Germania.

Il suo gioco è grintoso, combattivo, e trae ispirazione da un idolo preciso: Rafael Nadal. “È mancino come me, mi piace la sua mentalità e la sua capacità di lottare fino all’ultima palla. Amo il tennis su terra battuta proprio per questo spirito di battaglia”, racconta con entusiasmo.

Una promessa da seguire da vicino

Diego Dedura-Palomero non è solo un talento precoce, ma anche un ragazzo con i piedi per terra, consapevole che il vero giudizio sulla sua carriera arriverà solo tra qualche anno. “Il mio vero ranking si vedrà tra cinque anni. Intanto, passo dopo passo, voglio arrivare in alto”. Con il supporto della famiglia, una fede che lo guida e una determinazione incrollabile, ha tutte le carte in regola per diventare una delle stelle del futuro del tennis mondiale.

Redazione Tennis Circus

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