Novak Djokovic ha raggiunto un altro traguardo monumentale nella sua straordinaria carriera: il 100° titolo in singolare, conquistato al Gonet Geneva Open. In una finale carica di tensione e colpi di scena, il campione serbo ha battuto Hubert Hurkacz con il punteggio di 5-7, 7-6(2), 7-6(2), dopo oltre tre ore di battaglia – il match più lungo del torneo svizzero.
Quella di Ginevra è una vittoria che va ben oltre la semplice statistica: Djokovic diventa il terzo tennista dell’Era Open a toccare la tripla cifra dopo Jimmy Connors (109) e Roger Federer (103). Ma è l’unico, nella storia, ad aver vinto almeno un titolo in 20 stagioni consecutive. Un’impresa senza precedenti, che conferma la longevità e la determinazione di un atleta che continua a reinventarsi.
Il cerchio si chiude là dove tutto è cominciato. Era il 2006 quando un giovane Djokovic vinceva il suo primo titolo ATP ad Amersfoort, battendo in finale Nicolas Massu, oggi coach proprio di Hurkacz. A distanza di 6880 giorni, Nole tocca quota 100 titoli, tornando a imporsi dopo il successo olimpico di Parigi 2024.
La finale contro il polacco è stata un condensato di emozioni e resilienza. Nonostante un doppio fallo sul set point che gli è costato il primo parziale e un passaggio a vuoto nel terzo set – dove Hurkacz sembrava in pieno controllo –, Djokovic ha saputo “accendersi nella fase cruciale della partita”, mostrando ancora una volta quella scintilla che appartiene solo ai grandi campioni.
Nel terzo set, sotto 2-4 e con Hurkacz in stato di grazia al servizio, Djokovic ha compiuto un autentico capolavoro tattico e mentale. Il controbreak sul 3-4, firmato da un passante straordinario, ha cambiato l’inerzia del match. Da lì, il serbo ha preso il comando, dominando entrambi i tie-break con il punteggio di 7-2.
Il finale è da antologia: ace numero sei per chiudere il match e liberare tutta la tensione in un’esplosione di gioia. Con questa vittoria, Djokovic mantiene intatto il suo record contro Hurkacz, portandolo a 8-0 negli scontri diretti.
Questo successo rappresenta molto più di un semplice numero. Djokovic, a 38 anni, diventa il vincitore più anziano nella storia del torneo di Ginevra e mostra una condizione fisica e mentale che potrebbe rivelarsi decisiva in vista del Roland Garros. Dopo le delusioni di Shanghai e Miami, dove aveva mancato l’appuntamento con il 100° titolo, il serbo ha finalmente sfondato il muro, recuperando fiducia e ritmo.
“Ciò che conta è essere pronti nei momenti decisivi”, sembra aver detto il match stesso. E Djokovic, ancora una volta, si è dimostrato il re di quei momenti.
La vittoria a Ginevra rilancia le ambizioni di Djokovic per la stagione sulla terra battuta. Il prossimo obiettivo è il Roland Garros, dove il serbo cercherà di estendere ulteriormente la sua leggenda. La speranza, ora, è che il calendario lo favorisca, concedendogli il tempo necessario per recuperare dopo una finale tanto dispendiosa quanto memorabile.
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