A qualche settimana di distanza dal suo trionfo a Wimbledon ecco alcune particolari dichiarazioni di Novak Djokovic riportate dal portale TWI. Il serbo dopo la finale vinta su Anderson ha parlato del medico che lo operò nei mesi scorsi al gomito: “L’ho visto ieri e oggi prima della partita. Certo, sono grato a lui e al suo team per aver fatto un ottimo lavoro. Improbabile che gli darò metà del prize money, magari qualcos’altro, ci penserò. Anche grazie a lui comunque sono riuscito a vincere il mio 13esimo Slam”.
Traguardo importante, che lo mette ora a una sola lunghezza da Sampras: “E’ incredibile, sono molto orgoglioso”. Poi alcune parole sul suo colpo migliore, il suo marchio di fabbrica, il rovescio lungolinea: “Su questo colpo ho basato i primi anni della mia carriera. Tutt’ora probabilmente è uno dei colpi più importanti. Indipendentemente dalla superficie, molti quando devono colpire la palla vi girano intorno per colpirla di dritto. Ma se ti senti a tuo agio con il rovescio, in particolare con quello lungolinea, puoi cambiare il ritmo dello scambio. C’è da dire però che non è facile da eseguire, anche perché devi tirare sopra il nastro dalla parte dove la rete è più alta. Per un periodo di tempo ho fatto difficoltà a ritrovare quest’arma che posso definire ‘mia’, ma ultimamente ha funzionato tutto molto bene” .
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