Novak Djokovic ha raggiunto uno dei traguardi più prestigiosi nella storia del tennis: il 100° titolo in carriera. Un traguardo che lo colloca in una ristretta élite di campioni, accanto a Roger Federer e Jimmy Connors, gli unici altri due tennisti capaci di toccare quota tripla cifra. È successo a Ginevra, dove il serbo, pur senza esprimere il suo miglior tennis, ha lottato fino all’ultima palla per conquistare la coppa, battendo in rimonta Hubert Hurkacz in una finale al cardiopalma chiusa con un ace nel tiebreak del terzo set.
Nonostante la gioia per l’impresa, Djokovic si è mostrato pensieroso nel post-partita, lasciandosi andare a riflessioni più intime, legate alla recente uscita di scena del suo storico rivale: Rafael Nadal.
L’annuncio del ritiro di Nadal ha avuto un impatto emotivo profondo su Djokovic. In un’intervista rilasciata a Le Matin, il campione serbo ha confessato senza filtri quanto la fine della carriera del maiorchino abbia scosso anche lui: “Quando Nadal ha lasciato il tennis, ho provato una sensazione che non avevo mai provato prima. Una parte di me se n’è andata con lui”.
Djokovic ha spiegato di aver vissuto mesi di smarrimento: “Mi sono sentito demotivato, ho pensato: ‘E adesso cosa faccio?’ Sul campo non provavo più la stessa gioia. È stato molto difficile ritrovare la forza per continuare a competere”. Una rivelazione che svela quanto il legame tra i due non fosse solo una rivalità sportiva, ma anche una componente profonda del percorso professionale e umano di entrambi.
L’assenza di Nadal ha lasciato un vuoto difficile da colmare. Dopo anni in cui le loro sfide hanno definito l’epoca moderna del tennis, per Djokovic è venuto meno un punto di riferimento, un avversario che era anche stimolo costante e fonte di ispirazione. “Non pensavo mi avrebbe influenzato così tanto”, ha ammesso, “ma dopo sei mesi posso dire di sentirmi molto meglio. Ho trovato nuove motivazioni e ora guardo avanti con più serenità”.
Nel giorno stesso della sua vittoria a Ginevra, Djokovic si è diretto a Parigi per partecipare a un momento simbolico: la cerimonia d’onore a Rafael Nadal che si terrà durante il Roland Garros 2025. Un evento attesissimo, che vedrà riuniti i protagonisti di una delle rivalità più leggendarie della storia dello sport. Insieme a Djokovic, saranno presenti anche Roger Federer e Andy Murray, completando così il quartetto che ha dominato il tennis negli ultimi due decenni.
La cerimonia si svolgerà sulla Philippe Chatrier, alla fine della sessione diurna, subito dopo l’incontro di Lorenzo Musetti, e promette di essere uno dei momenti più emozionanti della stagione tennistica.
Le parole di Djokovic dimostrano che il tennis è molto più di uno sport fatto di statistiche e trofei: è anche emozione, relazioni, storia condivisa. Il ritiro di Nadal ha segnato la fine di un’era, ma anche un momento di profonda introspezione per chi, come Djokovic, ha vissuto in simbiosi con quella rivalità.
Nonostante l’avanzare dell’età e le sfide emotive, il serbo è ancora lì, pronto a lottare per il suo 25° titolo del Grande Slam, dimostrando ancora una volta che i veri campioni non si misurano solo con le vittorie, ma con la forza di rialzarsi e continuare a scrivere la propria storia.
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