Djokovic: “Sono felice di giocare ancora a questi livelli”

In queste ATP Finals Djokovic ha espresso un livello di gioco molto alto, tutti i suoi rivali nulla hanno potuto e, per forza di cose, questa sera alle 19:00 ora locale, si disputerà la miglior finale possibile contro  il giovane tedesco Alexander Zverev, che si è fatto valere nel suo percorso in queste Finals. In ballo c’è il premio più importante dopo gli Slam. Nole prima di questa finale parla delle sue impressioni e delle sue prestazioni. Quella contro Anderson penso sia stata una delle mie migliori partite giocate in questa settimana, anche lui ha giocato un ottimo tennis. E’ da dire che la sua percentuale sui primi servizi era davvero molto bassa e ho sfruttato molto le sue seconde, cercando di partire già in una situazione di attacco” spiega il serbo. “Sono molto felice di giocare ancora a questo livello qui. Questo torneo per molti è il più importante dell’anno, si cerca sempre di lasciare il segno, lottando fino all’ultimo punto quindi posso ritenermi soddisfatto di essere in finale” dice Nole, che di Finals ne ha vinte cinque, di cui quattro di fila.

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Una delle cose che in questa settimana ha giocato un ruolo fondamentale nel suo tennis è il servizio: “Parlando di servizi, è la mia miglior settimana,  mi da molta fiducia. Ci sto lavorando ancora” confessa colui che in questa settimana ha concesso solo due palle break, proprio contro Zverev, puntualmente salvate entrambi. “Ho giocato molto bene contro di lui nella fase a gironi, anche se lui non ha giocato al suo massimo. L’ho visto nelle ultime due partite e devo dire che ha alzato il livello, sarà difficile in finale contro di lui, è l’ultima partita della stagione per tutti e due quindi che vinca il migliore!” dice Novak a proposito di Sascha. Al serbo è stato anche chiesto se fosse stata una fortuna o sfortuna non affrontare in finale Federer, che per molti nel 2019 non sarà più tanto competitivo. “Ogni volta che Roger gioca ci si aspetta che vinca. Nessuno pensa che non possa giocare un altro anno ancora, tutti durante la carriera pensano al ritiro ma bisogna giocare sempre fino all’ultimo punto” conclude così il tennista serbo.

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