Fabio Fognini: “Contento della mia prestazione a Roma”

Dopo la deludente prestazione offerta al primo turno dell’Atp 250 di Kitzbuhel della scorsa settimana contro il giovane svizzero Marc-Andrea Huesler con un Fabio Fognini in evidente ritardo di condizione, a Roma abbiamo assistito ad una partita molto combattuta giocata con grande ardore e sacrificio dal tennista ligure contro Ugo Humbert, uno dei profili più interessanti del tennis francese. 

Il giocatore ligure ha perso in due set col punteggio di 7-5,7-6 , ma ha già mostrato grandi miglioramenti e tutto lascia presagire ad una ripresa fisica ottimale del campione azzurro. Fognini nel dopogara ha dichiarato:  Sono contento al 99% perché ho fatto un grande passo avanti anche rispetto alla settimana scorsa, era il principale obiettivo di questa partita, l’1% è invece per il risultato finale, la sconfitta, anche se avrei meritato almeno il terzo set. Una partita giocata a questo livello e a questi ritmi mi lascia ben sperare per il futuro essendo la seconda uscita dopo l’operazione a entrambe le caviglie a cui mi sono sottoposto nel mese di maggio”.

Fabio Fognini

Per poi proseguire la sua riflessione: “Era da Dubai che non giocavo una partita decente, quando venivo da un infortunio al polpaccio. La riabilitazione è stata lunga, certo, e lo sapevo: ho sofferto e soffro ancora, ma si trattava di una questione da affrontare di petto, come del resto sto facendo“. 

Fabio Fognini ha poi espresso la sua opinione sull’ottimo momento del tennis maschile italiano e della sua programmazione agonistica: Sono molto contento di vedere crescere bene e rapidamente giovani giocatori in Italia, con grandi mezzi tecnici e fisici . La cosa bella è che io sono quasi un ex, ma a 33 anni sono ancora pronto a competere per i massimi livelli , mi alleno e mi diverto come agli esordi della mia carriera,voglio ancora vincere tanto”.

La sconfitta non gli toglie il sorriso anche perché, in questo particolare momento, i punti persi non gli costeranno grossi scivoloni nel ranking viste le tante assenze: “Per fortuna perdere in questo periodo non assume una grande rilevanza in termini di classifica nel mio caso e tutto ciò mi consente di avere il tempo di rientrare da un infortunio così grave. Mi rendo conto che in questo momento non sono veloce o reattivo come in passato, comunque ora andrò ad Amburgo e poi al Roland Garros, dopodiché parlerò con il mio mental coach Corrado Barazzutti per capire se vale la pena proseguire sul cemento oppure fermarmi” ha concluso.

 

Nicola Devoto

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