Federer, il numero uno ed il segreto del suo rientro

Roger ci aveva avvisati: sarebbe rientrato più forte di prima. Ma chi ci credeva davvero? Pochi. E anche i fan più fiduciosi ed accaniti non si aspettavano di certo una tale velocità. Invece, per l’ennesima volta lui ha stupito tutti e ora se ne sta là, in vetta alla Race, facendoci sorgere il dubbio di essere davvero in possesso dell’elisir di eterna giovinezza. Sarà di nuovo il numero uno?

LA PROMESSA – Quando Roger Federer fa una promessa, la mantiene. Lo scorso novembre infatti, a quattro mesi dallo stop forzato più lungo della sua carriera, Re Roger aveva dichiarato di credere nel grande rientro, sicuro di poter tornare più forte che mai e conquistare un altro Slam. Detto e fatto. Anche se, a dire il vero, in questo caso la realtà ha superato l’immaginazione.

Tra tutti i milioni di persone in trepidante attesa di rivedere Roger Federer in azione su un campo da tennis infatti, solo in pochi erano convinti che il Maestro avrebbe davvero potuto vincere ancora un Major, mentre la maggior parte di essi era semplicemente felice di poter continuare ad ammirarlo. Lo svizzero invece, che ha rotto gli schemi con un gioco ultra offensivo e più aggressivo che mai, sta sorprendendo tutti per il tennis che riesce a produrre a quasi 36 anni. Ma quali sono gli ingredienti magici dell’elisir di lunga vita di Re Roger? È stato lui stesso a rivelarlo ai giornalisti presenti in California: la nuova racchetta e il nuovo allenatore, Ivan Ljubicic.

Ljubicic e Roger in allenamento
Ljubicic e Roger in allenamento

I SEGRETI DEL SUCCESSO – Dopo l’ottavo di finale contro Nadal a Indian Wells, Federer è passato dai microfoni di Tennis Live, spiegando come ora si senta in grado “di entrare in partita molto più facilmente di prima”, aggiungendo che con la risposta di rovescio ora posso comandare lo scambio fin dall’inizio. Questo è importante per tenere gli avversari sulla difensiva, ora loro sanno che devono stare attenti anche da quel lato. Riesco a colpire la palla molto presto, in alto, e con la spalla in buona posizione”.

Alla domanda su come sia stata possibile una modifica così drastica del rovescio, che ora è un’arma molto potente, Roger ha messo in evidenza l’importanza avuta dal cambio di attrezzo. “La mia vecchia racchetta mi aiutava molto nello slice. E anche il mio diritto era incredibile. Ma con questa riesco ad avere molta più potenza e colpire più facilmente senza fare troppo sforzo. Ho più fiducia e questo si vede. Per questo penso che funzioni così bene, io stesso sono stupito di come sta andando”.

“Credo che il mio rovescio sia migliorato perché ho avuto modo di lavorarci per molte ore con la nuova racchetta”, ha continuato Federer, dando credito al suo coach per il lavoro svolto nella seconda parte del 2016.Durante la pre-season, ho allenato tanto il rovescio per inserirlo nel mio sistema di gioco. Per fare questo, ho anche dovuto lavorare molto sul gioco di gambe perché altrimenti, non potrei arrivare bene sulla palla”, ha aggiunto.

Grande merito va dunque attribuito ad Ivan Ljubicic che, una volta analizzate le caratteristiche della nuova Wilson Pro Staff RF97 Autograph (che potete trovare in questo articolo), ha organizzato con Roger un piano di formazione specifico, appositamente creato per migliorarne il suo colpo più debole.

Tutto il lavoro svolto sta dando i suoi frutti e Roger cerca di godersi il momento di grazia. La favola continua. Rientrare così dopo un periodo di riposo, è come un sogno. Le cose non potrebbero andare meglio per me. In tutta la scorsa stagione ho vinto un solo torneo. Le differenze sono sorprendenti. È una grande sensazione”, ha confessato Roger che in questo inizio di 2017 ha un eccellente record di 6-0 contro i top 10. “Tutto questo è una vera sorpresa per me. È stato incredibile vincere di nuovo ad Indian Wells, sia per i giocatori che ho battuto sia per il modo in cui ci sono riuscito”.

Federer a Indian Wells
Federer in campo ad Indian Wells

IL NUMERO UNO – Se guardiamo la Race to London, Roger è al momento primo in classifica con circa il doppio dei punti dei suoi diretti inseguitori Rafael Nadal e Stan Wawrinka, rispettivamente secondo e terzo. Anche se la stagione è ancora lunghissima, sono in molti coloro che stanno già sognando di rivederlo in vetta al ranking e non c’è giorno in cui i giornalisti non gli facciano domande circa la possibilità di tornare al comando del seeding. Sarebbe bello se potessi tornare ad essere il numero uno. Le possibilità ci sono ma, dato che non giocherò troppi tornei per non affaticare il mio fisico, per tornare in vetta dovrei vincere almeno un altro Slam, spiega. “Ma il discorso è, ‘riuscirò a rimanere in forma? Riuscirò a tenere alte le motivazioni?’”, si è chiesto Roger, che questa settimana giocherà il torneo di Miami al termine del quale deciderà quello che sarà il suo calendario sulla terra rossa.

Thiem e Roger a Stoccarda lo scorso anno
Thiem e Roger a Stoccarda lo scorso anno

I COMMENTI ILLUSTRI – Le prestazioni messe in mostra dal Re in questo periodo stanno facendo riflettere anche i suoi colleghi a proposito delle reali possibilità di riconquistare la vetta. Da Miami per esempio, l’austriaco Dominic Thiem ha fatto sapere che secondo lui Roger ha “una grande possibilità di tornare a essere il numero uno”. Anche Diego Armando Maradona ha commentato le gesta di quello che a suo parere è il miglior tennista nella storia del tennis, scrivendo su Facebook: “Il mio amico Roger Federer, il “signore del tennis”, è tornato a fare la storia. Complimenti al più grande, tutto il resto è noia…”.

Tra le altre reazioni sui social network, molto interessante il quesito ultraterreno posto da John Isner: “Siamo sicuri che Roger sia di questo pianeta?”. Elogi anche da parte di Boris Becker: “Roger e´ come il vino buono… invecchiando migliora!”

0 comments
  1. Non ritengo che pensi al Ranking: gioca per vincere e perché gli piace e lo farà finché sarà in grado di offrire il suo tennis fantastico. Del resto, è questa la ragione per la quale è amato a qualsiasi latitudine.

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