Federer, sottoposto nei giorni scorsi ad un intervento al menisco, ha dato forfait per Rotterdam e Dubai.
In molti hanno salutato l’evento come il “primo infortunio della carriera di Roger Federer”. Così è e la cosa incredibile è che si tratta di una lesione di lieve entità e di un intervento, a maggior ragione al giorno d’oggi, davvero poco invasivo. Fededer sta già dedicandosi alla riabilitazione e a Indian Wells, torneo del previsto rientro, potrà già essere al top della condizione.
Questo infortunio comporta una modifica del suo calendario, ma non eccessiva: probabilmente aggiungerà un torneo sul rosso in più in primavera. Roma? Montecarlo? Si vedrà.
Dopo una lunghissima epopea sportiva e praticamente nessun problema fisico, una banale passeggiata al parco è stata fatale.
Ricordiamo qualche record del grande campione svizzero: in 1307 partite non si è mai ritirato per infortunio durante un match, la chiamata del fisioterapista è un diritto quasi mai esercitato, solo in tre occasioni non si è presentato in campo (quarti Parigi-Bercy 2008, semifinali Doha 2012 e la clamorosa assenza alla finale del Masters del 2014) e partecipa a tutti gli Slam dal lontano 2000 (65 partecipazioni consecutive, record assoluto nella storia).
Un’integrità fisica davvero incredibile e – forse – ineguagliabile.
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