Un nuovo capitolo sul verde per Cobolli
Archiviata una stagione sulla terra battuta da incorniciare, culminata con due titoli ATP a Bucarest e Amburgo e l’ingresso nella Top 25 del ranking mondiale, Flavio Cobolli si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua giovane carriera: quello sull’erba. Il 23enne romano, tra le sorprese più brillanti della stagione, si affaccia ora sulla superficie più insidiosa del circuito con umiltà, determinazione e un pizzico di curiosità.
Amo le sfide, e questa è una di quelle che mi stimolano di più, ha dichiarato Cobolli in un’intervista a Sky Sport alla vigilia del suo esordio all’ATP 500 di Halle. “È stata una stagione molto positiva sulla terra, mi porto con me tante buone partite che servono per darmi fiducia anche su una superficie che non è mia.”
Approccio realistico, ma ambizioso
Cobolli non nasconde le difficoltà che l’erba presenta, soprattutto per un giocatore cresciuto sulla terra. Con appena quattro vittorie su undici partite giocate su questa superficie, la sua esperienza resta ancora limitata. Eppure, il suo atteggiamento è quello giusto: “Non è la mia superficie preferita, ma sarà una grande sfida”, ha detto senza giri di parole.
Il romano sa bene che sull’erba tutto cambia: “Il rimbalzo della palla è molto diverso, bisogna stare attenti a come ci si muove. I primi giorni sembra che scivoli, è necessario allenarsi un po’ per abituarsi al grip delle scarpe sulla superficie.” Un adattamento che richiede tempo, pazienza e la voglia di sperimentare. “Credo che bisogni sempre allenarsi e provare cose nuove. Alla fine si gioca sempre a tennis: chi gioca bene a tennis può giocare ovunque.”
Halle come trampolino per Wimbledon
L’ATP 500 di Halle rappresenta la sua seconda partecipazione al torneo tedesco, dopo il debutto dello scorso anno terminato con una sconfitta di misura contro lo specialista Hubert Hurkacz. Stavolta, l’esordio sarà contro il brasiliano Joao Fonseca, altro giovane promettente ma con poca esperienza sull’erba. Un test importante, non solo per misurare i progressi tecnici, ma anche per accumulare minuti su una superficie fondamentale in vista del prestigioso Wimbledon, al via a fine giugno.
Nonostante le incognite, Cobolli affronta questa fase con spirito propositivo: “Sono contento di essere qui e giocare sull’erba. Non saranno partite facili, ma con una buona attitudine durante i match posso fare meglio.”
La mentalità giusta per crescere
La forza di Flavio sta nella sua mentalità. Dopo aver conquistato i primi titoli ATP, non si lascia trasportare dagli entusiasmi: continua a lavorare, ad ascoltare il proprio tennis e a mettersi alla prova. La sfida dell’erba potrebbe rappresentare un nuovo spartiacque nella sua crescita.
Senza fare proclami, Cobolli si prepara a trasformare un punto debole in un terreno fertile per il futuro. E in un circuito che premia sempre più la versatilità, questo passo rappresenta molto più di una semplice transizione stagionale: è una dichiarazione d’intenti.