Il numero uno italiano Fabio Fognini ha rilasciato un’intervista a Riccardo Crivelli della Gazzetta dello Sport in cui ha parlato di passato, di futuro, e soprattutto di obiettivi.
“Fogna” ha iniziato parlando di come gli italiani vivono il tennis, e, in generale, lo sport: “Il problema è che in Italia si è tifosi, e non solo appassionati. Se un giorno dovessi arrivare al numero uno del mondo, gli italiani mi chiederebbero di essere il numero zero.”
Il ligure ha poi riflettuto sul calendario, e anche sulle nuove regole introdotte alle NextGen ATP Finals di Milano: “È vero, le partite sono molte e forse sarebbe meglio se ci fossero due settimane di stop a metà stagione. Inoltre, credo che la Coppa Davis andrebbe giocata durante una sola settimana; mi dà fastidio, però, sapere di alcuni che si lamentano per i troppi impegni e poi vederli alle esibizioni. Per quanto riguarda le regole, invece, credo che il killer point sul 40-40 sarebbe la regola più semplice da introdurre per quel che riguarda il punteggio. Per ciò che concerne lo shot clock, invece, per me potrebbero introdurlo anche subito, ma non credo che Nadal sarebbe d’accordo…”.
Infine, non mancano le promesse in vista della nuova stagione: “Sono sereno, vista la situazione prometto che l’anno prossimo sarò tranquillo. E poi voglio entrare nei top 20 del mondo”.
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