Fognini-Bolelli, un duo inossidabile

E’ stato merito della Coppa Davis se Fognini e Bolelli hanno cominciato a giocare insieme nel doppio: era il lontano 2011 quando Barazzutti li scelse nei play-off contro il Cile e il risultato positivo contro la coppia Aguilar-Massu ha fatto ripetere l’esperimento altre volte tanto da cominciare a diventare un’abitudine.

I PRIMI ESPERIMENTI – Dopo un anno di pausa i due si ritrovano insieme nel primo turno contro la Croazia e ancora una volta Fognini e Bolelli non steccano l’appuntamento il punto del doppio alla fine risulterà decisivo. Il 2014 è l’anno della consacrazione: in Argentina i due sfoderano una prestazione pazzesca e battono Schwank e Zeballos in quattro set. Nei quarti di finale di Coppa Davis rimediano però anche la loro prima sconfitta di coppia contro il duo britannico Fleming-Murray, ma l’Italia grazie a un super Fognini in singolare vola alle semifinali dove è la Svizzera di Federer a Wawrinka a estromettere la squadra di Barazzutti dalla corsa verso la finale. Il doppio però ancora una volta composto da Fognini e Bolelli brilla e porta a casa il punto contro Chiudinelli e Wawrinka.

LA CERTEZZA – I tanti buoni risultati in Davis porta i due a scegliere di proseguire la coppia anche durante i tornei ATP e nel 2015 arriva quasi inaspettatamente il primo slam: in Australia infatti Bolelli e Fognini alzano al cielo il trofeo di doppio dopo una cavalcata incredibile cedendo soltanto tre set in tutto il torneo. Nel circuito maggiore arrivano anche le finali a Montecarlo e Shanghai, la semifinale al Roland Garros persa contro i fratelli Bryan e l’approdo nelle ATP Finals dove escono di scena nella fase a gironi.

GLI INFORTUNI – In Coppa Davis Fognini e Bolelli insieme non sbagliano mai: l’inaspettata sconfitta contro il Kazakhistan (in doppio è arrivato comunque il punto a favore dell’Italia) porta gli azzurri allo spareggio contro la Russia dove i doppisti si impongono in quattro tirati set. Nel 2016 i due si separano provando a impiegare tutte le loro risorse sul singolare e anche l’infortunio di Bolelli influisce sulle scelte dei due che si ritrovano l’anno successivo contro l’Argentina dove rimediano una sconfitta in cinque set.

CONTRO IL GIAPPONE – L’ultima apparizione risale così a questa mattina dove i due, dopo quasi un anno, si sono ritrovati battendo la coppia giapponese McLlachlan-Uchiyama portando quello che noi tutti speriamo possa essere il punto decisivo per far approdare l’Italia ai quarti di finale di Coppa Davis.

Rodella Alessandro

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