Grigor Dimitrov sulla sua situazione: “A volte mi spaventa”

ll ragazzo che è stato soprannominato “Baby Federer” a causa della sua tecnica e della somiglianza gestuale con il 17 volte campione Slam, che l’ha etichettato come futuro numero uno del mondo, è oggi un pacchetto di dubbi, paure e tante insicurezze. Grigor Dimitrov ieri è sceso in campo contro Viktor Troicki nel primo turno del Roland Garros e per il terzo anno consecutivo ha chiuso un maggio da dimenticare: tre sconfitte al debutto a Madrid, Roma e Parigi.

GRIGOR NON VINCE PIU’ – Ho perso molta fiducia in me stesso“, è stata la prima cosa che ha detto in sala stampa al termine del suo incontro. A 25 anni, Dimitrov è davvero preoccupato per il suo tennis e il suo immediato futuro. Quando sembrava aver finalmente impostato il 2016 nella maniera giusta, raggiungendo due finali (Sydney e Istanbul, perse entrambe), l’attuale numero 36 del mondo si trova a dover ri-analizzare da capo il suo gioco e i suoi risultati. “Non è facile lasciarsi alle spalle certe partite, nelle quali arrivi vicino alla vittoria, ma finisci per perdere. Negli ultimi anni vincevo questo tipo di partite grazie a fiducia, motivazione e tutto il resto, ora le perdo tutte“, afferma un riflessivo ed amareggiato Dimitrov al quotidiano Sport360. Il bulgaro riconosce di aver attraversato momenti simili, ma ritiene che questo sia diverso dagli altri: “A volte è spaventoso“, confessa, rendendo evidente la sua preoccupazione.

“NON FUNZIONANO LE PICCOLE COSE” – Nonostante questa “paura” che lo perseguita, Dimitrov ammettere di essere “felice e positivo” e di sapere che ciò che deve fare non è altro che “lavorare, lavorare, lavorare“. “Ciò che veramente mi spaventa è che non riesco a trovare una via di uscita e io di solito riesco a recuperare abbastanza bene da una sconfitta o altro. Perdere un sacco di partite è sempre stato pretesto di motivazione per me, ma ora non sta succedendoCredo che ciò che non funzioni siano le piccole cose. Qualcosa qui, qualcosa lì, qualcosa contro cui non puoi combattere. Ho accettato di dover cercare soluzioni, in questo momento sto lottando per trovarle. Sono deluso, molto deluso. Sono uscito per la terza volta consecutiva al primo turno del Roland Garros“.

PSICOLOGO ALL’ORIZZONTE? – Dubbi e timori attanagliano l’ex compagno di Maria Sharapova e ora sta cercando di rimuoverli: “Questi dubbi hanno incominciato a prendermi e una volta arrivati si sentono molto forti in pista. Questo ti fa cambiare un po’ il gioco, rimani più indietro, colpisci più palle e si rompe il tuo schema di gioco: non è bello“, ammette. E’ stato chiesto a Dimitrov se, forse, sia il caso che venga seguito da uno psicologo dello sport. Ma sembra che non abbia molto da dire ad uno specialista: “Non so, non credo, non so nulla di psicologia dello sport o cose del genere, ma se qualcuno del mio team mi dice che dovrei provare, io sono sempre disposto e aperto a nuove strade“.

Filippo Gallino

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