Grigor, sarà la volta buona?

Non è sempre stato tutto facile nella vita di Grigor Dimitrov, a partire dall’infanzia vissuta nella difficile realtà di Haskovo dove la criminalità era compagna fissa anche nelle semplici passeggiate quotidiane. Non deve esserlo stato nemmeno quando a 22 anni ti etichettano il soprannome di “Baby Fed”, tanto nelle movenze e nei colpi sembri assomigliare nientemeno che al tennista più forte di tutti i tempi.

OCCASIONI MANCATE – Sarà stato forse l’appellativo ingombrante o la pressione nata intorno al suo talento cristallino, o magari qualche distrazione di troppo, lui che non ha mai nascosto un debole per il divertimento e le belle donne. Fatto sta che Grigor Dimitrov si è perso tra gli ostacoli del circuito ATP: il gap con i primi della classe, le tante occasioni mancate, quell’ultimo salto mai compiuto fino in fondo. Questa nuova stagione ci ha riconsegnato però un Dimitrov tutto nuovo, già vincitore di due titoli ATP e soprattutto semifinalista agli Australian Open, dove si è arreso solo ad un superlativo Nadal. Il ragazzo bulgaro è apparso più deciso e concentrato in campo, molto più attento a non sciogliersi proprio sul più bello, con un tennis ed un atteggiamento di netta consistenza.

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TRA DONNE E TENNIS – La faccia da bravo ragazzo, il successo con le donne ed un braccio d’oro non bastano più a renderlo irresistibile, il palinsesto tennistico lo vuole tra i protagonisti del firmamento mondiale, anche per quel gioco un po’ vintage che scarseggia oramai in un circuito di picchiatori tutto muscoli. A Sofia, dove ha vinto il suo secondo titolo stagionale, era accompagnato dalla fidanzata Nicole Scherzinger, di 13 anni più grande, sembra Grigor prediligere le donne più mature, come conferma anche la precedente relazione avuta con Maria Sharapova. A 25 anni questa potrebbe essere l’ultima chiamata per diventare veramente ciò che le stelle prevedono per lui.

Forza Grigor, ora o mai più.

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