Henman: “Federer e Murray hanno capito e accettato la cancellazione di Wimbledon”

L'ex tennista membro del comitato di Wimbledon ha parlato delle fasi che hanno portato alla decisione di cancellare l'edizione 2020 del torneo londinese, svelando anche le reazioni dei giocatori alla notizia.

Il primo giorno del mese in corso è arrivata ufficialmente (senza ahinoi essere un pesce d’aprile) la notizia della cancellazione dell’edizione 2020 di Wimbledon e di conseguenza di tutta la stagione sul verde a causa dell’emergenza Covid-19. A questo proposito l’ex numero 4 ATP Tim Henman, oggi membro del comitato del torneo londinese, ha rivelato le fasi della dolorosa decisione e soprattutto le reazioni di alcuni giocatori. Come dichiarato da Henman, inizialmente l’All England Club, dopo la cancellazione ad inizio marzo del torneo di Indian Wells, pensava di avere molto più tempo per prendere una decisione, ma col peggioramento rapido della situazione e con nessun segnale che la gravità dell’espansione potesse migliorare di lì a poco, sono emerse chiaramente da subito le due opzioni di rinvio e cancellazione. Henman non ha specificato se, prima della decisione finale per la cancellazione del torneo, il comitato di Wimbledon abbia consultato il consiglio dei giocatori o alcuni di essi tra i più influenti, ma ha affermato che tutto il mondo del tennis ha compreso e accettato tale decisione: “Tutti sono stati comprensivi al 100%, stavano iniziando ad aspettarsi questa soluzione finale. Anche i giocatori hanno supportato la decisione. Ho parlato con Andy (Murray) e con Roger un paio di volte. Ho sentito Feliciano Lopez che è coinvolto nell’organizzazione del torneo di Madrid; ho scambiato qualche messaggio con Tommy Haas (direttore del torneo di Indian Wells). Ho parlato anche con Paul Annacone e con Jim Courier”. Henman, spronato dalle domande, ha poi specificato: “Murray si è mostrato comprensivo come tutti gli altri. Per giocatori come Roger, che sono vicini alla conclusione della carriera, ovviamente la cancellazione dell’edizione di quest’anno è un’opportunità tolta. Credo che Roger sia devastato da questa decisione, ma l’ha capita”. Con la storica decisione della cancellazione di Wimbledon, la prima dalla fine della seconda guerra mondiale, il mondo del tennis è ufficialmente bloccato fino a metà luglio con la concreta possibilità che lo stop in realtà sia molto più lungo o che addirittura non ci sia più tennis nella stagione 2020. Proprio a questo proposito Henman ha infine aggiunto: “Questa decisione colpirà tante persone in un modo diverso, ma è giusto mantenere la corretta prospettiva. Quelli che stiamo affrontando sono tempi realmente duri in cui nessuno sa cosa accadrà. Possiamo solo aspettare, seguire le indicazioni che ci vengono date per cercare di rimanere in salute sperando di riuscire ad uscirne”.

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