I nuovi numeri di Tomas Berdych e David Ferrer

David Ferrer e Tomas Berdych che hanno condiviso un destino simile da eterni rappresentanti della seconda linea del tennis, nello stesso giorno hanno raggiunto uno la 700esima l'altro la 600esima vittoria. Risultati che parlano chiaro riguardo alle loro eccellenti carriere.

DESTINI INCROCIATI – David Ferrer e Tomas Berdych sono personalità del tennis nel circuito da tantissimo tempo, da sempre  in top ten o poco oltre che sembrano vivere vite parallele. Entrambi testimonial di una “seconda linea” impegnata a minare le certezze dei numeri uno, hanno accumulato un numero enorme di vittorie pur non approdando mai ai piani superiori. Destino vuole che proprio nello stesso giorno Berdych festeggiasse la 600esima vittoria e Ferrer la 700esima. Ferrer da sempre n°2 di Spagna è il quarto giocatore del circuito per numero di vittorie, dopo Roger Federer che ne ha 1099 all’attivo e Rafael Nadal che ne conta 840 e Djokovic con 768. Le 600 vittorie di Berdych invece lo issano come sesto tennista, dopo Andy Murray che ne ha 646.

ETERNO N°2 DI SPAGNA – David Ferrer diventa professionista nel 2000. Da buon spagnolo nasce giocatore da terra battuta, ma negli anni riesce a evolvere nel suo gioco e diventare competitivo anche sul veloce. In carriera raggiunge le semi agli Us Open e nel 2011 agli Australian Open. Raggiunge anche la finale agli Open  di Francia nel 2013 senza perdere neanche un set, battuto solo dal suo connazionale amico e rivale Rafa Nadal . Sua anche la finale anche alle Atp Finals di Londra del 2007. Combattente indefesso ha sopperito alle sue carenze tennistiche con la dedizione e l’abnegazione al tennis restando negli anni sempre in top ten dal 2006 e raggiungendo il suo best ranking di n°3 del mondo dopo Wimbledon 2013. Purtroppo dal 2015 ad oggi, forse complice anche il fatto che abbia già 34 anni, non è più riuscito ad avere grossi risultati, i suoi rally da fondocampo sembrano non essere più così efficaci e quindi le previsioni non sembrano così rosee. Oggi l’ultima batosta a Roma dal nipponico Kei  Nishikori l’ha fermato al secondo turno.

TOMAS BERDYCH – Tomas Berdych dall’altro canto ha un destino molto simile. 31 anni il ceco per un metro e novantasei di possenza fisica, che però non è bastata a garantirgli la top 3, né di vincere uno Slam. Anche per lui comunque 3 semifinali Slam e una finale a Wimbledon nel 2010. Il ceco che nell’ambiente è soprannominato Perdych, pur essendo stato sempre presente nei tornei più importanti spesso non è riuscito a concretizzare e a realizzare il suo tennis di potenza e perfezione con un servizio e un dritto spaziali forse perché troppo poco fantasioso. Il tennista ceco non sembra accusare molto i colpi dovuti all’età, del 2016 infatti è il suo ultimo titolo ATP, come pure la semifinale a Wimbledon. Oggi è n°13 del mondo ed ora che ha superato il periodo dei completini tennis  H&M, ha riacquistato una certa dignità. A Roma ha superato Micha Zverev e Carlos Berloq approdando al terzo turno, dove troverà la ts n°5 Milos Raonic.

Per entrambi comunque vale il fatto che  il tennis da 15 anni a questa parte non è stato esclusività dei fab four, ma anche di tennisti che avrebbero primeggiato in altre circostanze, e il numero di vittorie raggiunte dà loro ragione. Comunque vada i loro sono dei grossi traguardi.

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