Il pagellone dell’ATP di Toronto

[tps_title]10) Sascha Zverev[/tps_title]

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Delude profondamente Alexander Zverev, il campione in carica del Masters 1000 di Toronto. Il tedesco era in totale controllo del match contro Tsitsipas, ma un grave calo di attenzione gli è costato carissimo. Il match, replay della finale di Washington giocata pochi giorni prima, stava per concludersi con un punteggio pressoché identico, fino al 6-3 5-2. Da quel momento è partita la rimonta di Tsitsipas, che avrebbe giocato il torneo più importante della sua carriera. Male Sascha, apparso chiaramente nervoso e amareggiato per la sconfitta anche in conferenza stampa.

VOTO: 3

[tps_title]9) Novak Djokovic [/tps_title]

Cattiva prestazione di Djokovic dopo la vittoria di Wimbledon. Anche il serbo è stato una delle vittime di Stefanos Tsitsipas.
Nole è apparso piuttosto nervoso e poco motivato, e pur avendo avuto l’occasione per azzannare il match dopo la vittoria del secondo set al tie-break, non è riuscito a concretizzare le possibilità avute. Bisogna chiaramente migliorare in vista dei prossimi appuntamenti, cosa che certamente avverrà agli US Open così com’è accaduto nello slam londinese.

VOTO: 4

[tps_title]8) Fabio Fognini[/tps_title]

Delude le aspettative Fabio Fognini dopo la prima vittoria di un ATP 250 sul duro. Con la vittoria su Del Potro a Los Cabos, il ligure sembrava poter fare bene anche a Toronto, ma è stato Denis Shapovalov a interrompere la sua corsa. Il numero uno d’Italia ha letteralmente buttato un vantaggio di 4-0 nel secondo set, prima di perdere 6 degli ultimi 7 giochi dell’incontro. Troppo nervoso Fabio, che dopo il match si è lamentato su Instagram per l’atteggiamento di Shapovalov in campo.

VOTO: 5

[tps_title]7) Stan Wawrinka[/tps_title]

Stan Wawrinka

Torna finalmente ad esprimere un buon tennis Stan Wawrinka, ancora in fase di recupero dall’infortunio al ginocchio. Dopo una grande rimonta su Kyrgios terminata 7-5 al terzo set, Stan ha nuovamente perso il primo set 1-6 contro Fucsovics, ma è riuscito a vincere salvando 4 match points al tie-break del terzo set (12 punti a 10). Contro Nadal non è riuscito a vincere, ma ha servito per il secondo set e ha dato molto fastidio allo spagnolo.
Non possiamo che sperare che questo torneo sia di buon auspicio in ottica US Open, dove ha già vinto nel 2016.

VOTO: 6

[tps_title]6) Grigor Dimitrov[/tps_title]

Grigor Dimitrov in campo agli Australian Open 2017

Dopo mesi di digiuno, Dimitrov torna a disputare un quarto di finale ATP dal torneo di Barcellona. Nonostante non abbia brillato e abbia sempre vinto sul filo del rasoio, il bulgaro ha mostrato tutta la sua voglia con due vittorie consecutive al tie-break decisivo. Quando l’asticella si è alzata, però, Grigor si è sciolto come neve al sole. Contro Anderson ai quarti di finale non è riuscito opporre resistenza, arrendendosi con un doppio 6-2. Ancora molto da rivedere per Dimitrov, che dovrà chiudere l’anno col botto se vorrà tornare a Londra per difendere il titolo delle ATP Finals dello scorso anno. Attualmente è distante circa 1400 punti dall’ottava posizione occupata da Thiem.

VOTO: 6.5

[tps_title]5) Robin Haase[/tps_title]

Senza attirare troppo la luce dei riflettori, Robin Haase ha raggiunto i quarti di finale del Masters 1000 di Toronto. L’olandese è stato semplicemente bravo a sfruttare il tabellone favorevole dopo il ritiro di Juan Martin del Potro. Nonostante il buon risultato, Haase scenderà di ben 16 posti nel ranking! Lo scorso anno raggiunse le semifinali perdendo da Federer, e i 180 punti non difesi gli costeranno caro. Potrà riscattarsi a Cincinnati, dove difende il primo turno.

VOTO: 7 

[tps_title]4) Karen Khachanov[/tps_title]

Karen Khachanov al Roland Garros 2017.

Ottimo torneo per Karen Khachanov, che ha battuto in ordine Krajinovic, Carreno Busta, Isner e Haase per raggiungere la sua prima semifinale in un Masters 1000. Il russo si è arreso solamente a Rafael Nadal in un match comunque equilibrato, specie nel primo parziale.
Grazie a quest’ottimo risultato, il 22enne guadagna ben 12 posti in classifica e ritoccherà il suo best ranking al numero 26. 

VOTO: 8

[tps_title]3) Kevin Anderson[/tps_title]

Sembra finalmente essersi sbloccato Kevin Anderson, che dopo anni di buoni piazzamenti riesce a superare i suoi limiti. La finale degli US Open dello scorso anno gli ha sicuramente regalato fiducia in sé stesso, come dimostra anche la finale a Wimbledon. In quel di Montreal il sudafricano aveva iniziato male il torneo, con una vittoria sofferta con Evgeny Donskoy. In semifinale Anderson si è arreso solo al tie-break del terzo set a Stefanos Tsitsipas per 7 punti a 9.
Buon risultato anche in doppio in coppia con Novak Djokovic. La sorprendente coppia, finalista in singolare a Wimbledon, si è arresa ai quarti di finale contro gli eventuali finalisti Metkic/Peya.

VOTO: 8

[tps_title]2) Stefanos Tsitsipas[/tps_title]

Inutile dire che la sorpresa del torneo sia stata lui, Stefanos Tsitsipas. 20 anni compiuti proprio nel giorno della sua prima finale in un Masters 1000, contro un giocatore che di Masters ne ha vinti 33: Rafael Nadal. Dopo la finale di Washington persa nettamente contro Zverev, il greco è stato ad un passo da un’altra sconfitta netta contro il teutonico, ma è lì che il suo torneo ha cambiato marcia. Dopo aver battuto Dzumhur al primo turno, Tsitsipas ha inanellato ben 4 vittorie consecutive contro top 10: Thiem, Zverev, Djokovic e Anderson.
Con questa splendida impresa, Stefanos diventa il primo giocatore ATP a battere 4 top ten nello stesso torneo dal 1990, quando ci riuscì un certo Boris Becker.
La quinta vittoria consecutiva non è arrivata contro Rafael Nadal, ma anche in questo caso è riuscito a rimontare da 3-5 a 6-5 nel secondo set, procurandosi anche un set point. Incredibile pensare a quanto abbia fatto il greco, che meno di un anno fa aveva qualificato la qualificazione alle Next Gen ATP Finals, mentre oggi è 11esimo nella Race To London. 

VOTO: 9.5

[tps_title]1) Rafael Nadal[/tps_title]

Entra sempre di più nella storia Rafael Nadal, che alla Rogers Cup vince il suo titolo numero 80, il 33esimo Masters 1000. Il primo su cemento dal 2013, il primo nel 2018 e complessivamente il quinto torneo dell’anno, notevole se pensiamo che non ha giocato dagli Australian Open a Montecarlo a causa di un infortunio al ginocchio. Torneo tutt’altro che facile per il maiorchino, che dopo l’esordio con Paire ha dovuto affrontare Stan Wawrinka e Marin Cilic.
Per Rafa si tratta di un buon inizio di tournée americana, in cui difende i quarti di Cincinnati e la vittoria agli US Open. Intanto il distacco da Roger Federer in classifica si fa sempre più ampio: sono quasi 4000 i punti che separano i due.

VOTO: 10

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