Il segreto di Djokovic: saper gestire la pressione

Novak Djokovic si è appoggiato allo schienale della sua sedia sotto il sole caldo, ha bevuto un sorso d’acqua, ma non riusciva a fermare il tremolio delle mani.
Il numero 1 del mondo aveva appena perso, con tre doppi falli, il secondo set della finale di Indian Wells contro il numero 2 del mondo Roger Federer, di Domenica.

“Sono riuscito a superare la frustrazione per aver ceduto a lui il tie-break con tre doppi falli nei momenti cruciali”, ha detto Djokovic, che ha vinto la partita in tre set e ha conquistato il cinquantesimo titolo in carriera. “Siamo umani. Sentiamo tutti la pressione”.

46391-djokovic-e-federer-si-scambiano-un-saluto-prima-della-finale

Il tennista serbo, ora campione due volta consecutive del Master di Indian Wells, ha descritto la vittoria come delle montagne russe di emozioni.

Si decide tutto in un giorno di lavoro per un tennista d’élite, e per Djokovic non è diverso. Contro Federer lui è passato dalla rabbia dello spaccare la racchetta all’inizio del terzo set, all’euforia per aver battuto il suo più grande rivale in uno dei più importanti stadi di tennis.

“Sono riuscito a riprendermi”, ha detto, “Ma questo è sport. Queste cose accadono sotto pressione qualche volta”.

“Sapevo che ero vicino alla vittoria, ma ho fatto tre doppi falli, e ho subito la pressione. Ma sono riuscito a calmarmi e a riprendere un andamento più tranquillo nel terzo set”.

Per quanto riguarda l’episodio della racchetta spaccata, ha detto ancora una volta di aver avuto una discussione “cuore a cuore” con se stesso durante il cambio campo.

“Dopo averlo fatto, mi sono detto: ok, è successo. Adesso devo riconcentrarmi e giocare al meglio”.

Djokovic ha detto che quando attraversa questi momenti- nei quali sente la pressione addosso- ricorda a se stesso il quadro più ampio.

“Non penso che queste sfide che sto affrontando mi stiano danneggiando, non le sento come un peso sulle spalle. Le vedo come un privilegio, perché me le sono guadagnate. Mi sono guadagnato la mia posizione”.

Djokovic ovviamente non è l’unico ad aver combattuto i propri demoni nel corso di una partita in queste due settimane nel deserto californiano.

La campionessa in carica Flavia Pennetta ha mostrato tutte le sue emozioni nella maratona di due ore contro Maria Sharapova.

Dopo aver perso il primo set, Pennetta ha lasciato il campo, e ha potuto urlare, piangere e sfogarsi, come desiderava.

Pennetta è tornata in campo dopo il suo crollo, e ha radunato le energie per battere la Sharapova 3-6 6-3 6-2.

Il numero uno canadese Milos Raonic ha detto che le ondate di emozioni ipsum campo da tennis possono essere schiaccianti, ma l’importante è mantenere la concentrazione e continuare a combattere.

“Affronti molte cose prima di entrare in campo”, ha detto Raonic, “Si, puoi essere fiducioso, ma sei sempre incerto di come andrà il match quel giorno”.

“Queste incertezze, quando le cose non vanno per il meglio, fanno sembrare i colpi più difficili di quanto solo siano nella realtà”.

“Ci sono molte vittorie in cui, alla fine, non senti gioia ma sollievo. Poi ci sono, invece, vittorie che provocano le sensazioni più incredibili”.

“C’è un’ampia gamma di emozioni che ogni giocatore deve affrontare. Ed è proprio il modo in cui vengono affrontate che fa la differenza, che separa i primi tre da tutti gli altri”.

Exit mobile version