Il segreto di Rune per battere Alcaraz: “Ho copiato il Djokovic delle Olimpiadi”

20-467597760c2b46a7b869e20bbc127ad1[1]

Nel suggestivo scenario del centrale Rafa Nadal di Barcellona, Holger Rune ha firmato una delle vittorie più significative della sua giovane carriera, imponendosi su Carlos Alcaraz nella finale del torneo ATP 500 Conde de Godó 2025. Più che un semplice trofeo, per il danese è stata la conferma di una crescita evidente, tanto tecnica quanto mentale, che lo proietta tra i protagonisti della stagione su terra battuta.

Una vittoria costruita con maturità

“Sono molto felice, è stata una settimana fantastica. Penso di essere cresciuto molto nel mio gioco dal primo all’ultimo giorno”, ha dichiarato Rune, visibilmente emozionato in conferenza stampa dopo il tuffo celebrativo nella piscina del torneo, ormai diventato rito per il vincitore.

La sua analisi della partita contro Alcaraz racconta di un giocatore capace di adattarsi e leggere il match con lucidità: “All’inizio ho forse rischiato troppo con i miei colpi, poi ho trovato il giusto equilibrio. Ho capito come fargli male, rimanendo nello scambio e colpendo nei momenti giusti”. Un approccio intelligente, che ha trasformato la potenziale frenesia in strategia consapevole.

La chiave: ispirazione serba, esecuzione danese

Contro un avversario come Alcaraz, Rune sapeva di dover trovare una soluzione fuori dagli schemi. E in questo ha avuto un’ispirazione d’eccellenza: “Ho pensato: come giocherebbe Djokovic questa partita?”. Il danese ha confessato di aver copiato il modo di competere del serbo, in particolare osservando la finale olimpica, utilizzandolo come modello per “trovare un ritmo di gioco che mi permettesse di non commettere errori e costringere lui a rischiare di più”.

Questo approccio tattico, accompagnato da una gestione dei momenti chiave degna di un veterano, è stato decisivo. Quando Alcaraz ha chiesto l’intervento medico per un problema all’anca nel secondo set, Rune ha reagito con sangue freddo: “Ho cercato semplicemente di restare caldo, sapevo che dovevo essere pronto fin dal primo punto. Ho perso il primo, poi mi sono detto ‘ok, andiamo’ e ho breakkato”.

Un trionfo dal sapore speciale

La vittoria a Barcellona ha per Rune un valore simbolico e personale profondo. Non solo perché interrompe un digiuno di titoli che durava da tempo, ma anche per l’albo d’oro in cui ora figura accanto a giganti come Björn Borg, Rafael Nadal e lo stesso Carlos Alcaraz. “È davvero speciale vincere su questo centrale intitolato a Rafa. È un campo bellissimo e lui è una fonte di ispirazione continua”, ha sottolineato.

Il momento più emozionante? Il tuffo in piscina con i raccattapalle, che Rune ha vissuto con un sorriso sincero: “È stato fantastico, tanta gente felice attorno a me. È per questi momenti che lotti, che sogni”. E sì, la piscina era riscaldata.

Una nuova stagione, nuove ambizioni

Il successo catalano rappresenta un trampolino perfetto verso i prossimi grandi appuntamenti sul rosso: Madrid, Roma e il Roland Garros. Rune lo sa, e non vuole fermarsi: “Ora voglio solo continuare, costruire su quanto fatto. So che posso migliorare ancora. Il futuro è davvero entusiasmante”.

Determinato e supportato da un team ritrovato — tra cui l’ex allenatore Lars Christensen, con cui Rune ha scelto di ricominciare — il giovane talento danese sente di avere le basi giuste per puntare in alto: “Abbiamo la stessa visione, ci fidiamo l’uno dell’altro. Insieme possiamo realizzare i miei sogni”.

Potrebbe interessarti anche...

BREVI

PIù POPOLARI

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Block Rilevato

Abbiamo rilevato che stai utilizzando estensioni per bloccare gli annunci. Ti preghiamo di aiutarci disattivando questi blocchi pubblicitari.

Powered By
100% Free SEO Tools - Tool Kits PRO