“A volte è insopportabile e a volte lo amiamo, ma è per questo che lo guardi.”: parole pronunciate dai commentatori della BBC, Andrew Castle in particolare, che spiegano perfettamente il tennis di Nick Kyrgios.
Nella partita vinta contro Andy Murray, al rientro dopo quasi un anno di assenza, tutti i riflettori erano proprio per lo scozzese, ma ben presto Kyrgios con il suo tennis acrobatico si è preso le luci della ribalta e, nonostante colpi spettacolari, i troppi errori lo hanno portato sotto di un set quasi senza accorgersene.
La reazione dell’australiano è poi l’esatto contrario del primo parziale: gioco più tattico, meno rischi e accelerazioni devastanti che non lasciano scampo a un Murray ancora non in perfette condizioni. Il gioco del giovane talento è ormai questo: colpi spettacolari costernati da errori grossolani. Riuscirà un giorno ad esplodere definitivamente?
La risposta non è facile, ma difficilmente potrà dare una sterzata alla sua carriera visto soprattutto i mostri sacri che comandano i vertici della classifica ATP e che fanno della forza mentale oltre che tecnica il loro punto di forza. Kyrgios gioca per lo spettacolo, non per vincere davvero, il duro attacco subito dall’australiano. Smentirà i suoi critici?
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