Incerto il doppio olimpico Federer-Wawrinka. Stan: “Non lo so, ne dobbiamo parlare”

Un 2016 deludente per i due tennisti svizzeri che, al di là di qualche ottima prestazione, non hanno reso come ci si aspettava. Complici gli infortuni a Federer e la scarsa condizione fisica di Wawrinka. Il popolo svizzero spera comunque di rivederli insieme in campo alle Olimpiadi di Rio 2016, per bissare l'oro di Pechino 2008.

Non è certo un 2016 da ricordare per il tennis svizzero, almeno per questi primi sei mesi dell’anno. Per le due stelle rossocrociate, Roger Federer e Stanislas Wawrinka, è tempo già di bilanci di metà stagione per programmare al meglio il resto dell’anno. Sì, perché ci sono ancora tanti appuntamenti importanti da affrontare, Wimbledon, Olimpiadi, Us Open e Finals, e per entrambi sarà necessario cambiare decisamente rotta, se vorranno provare a insidiare Novak Djokovic e portare a casa qualche titolo di rilievo.

SCELTE FORZATE – Per Roger le scelte sono forzate: lo svizzero, di qualche anno più vecchio del connazionale, è sempre più costretto a programmare la stagione in base alle risposte del suo fisico non più coriaceo e indistruttibile come qualche anno fa. Quest’anno ha dovuto saltare buona parte dei tornei per via dei problemi al ginocchio e alla schiena, dando forfait per la prima volta dal lontano 1999 a un torneo del circuito Slam. Ha inoltre già chiarito che la sua priorità stagionale sono i Championships di Londra, mettendo in secondo piano i Giochi di Rio.

RENDIMENTO A META’ – Discorso diverso va fatto per Wawrinka. Il vincitore di Melbourne 2014 e Roland Garros 2015, in realtà ci ha da sempre abituato a un tennis di altissimo livello nella prima parte di stagione, per poi addormentarsi da Wimbledon in poi. Complice ovviamente la sua scarsa attitudine a giocare sull’erba. Ma non può solo questo giustificare il suo puntuale scarso rendimento dopo il giro di boa parigino. Per porre rimedio al deficit di risultati, Stan ha già annunciato la collaborazione con il campione di Wimbledon ’96, l’olandese Richard Krajicek, con il cui apporto ha intenzione di migliorare il suo gioco sulla superficie verde. “Da giovane avevo parecchie difficoltà a giocare e adattarmi all’erba. Negli ultimi anni, però sono migliorato tanto e penso ci siano ancora margini di crescita. Per esempio, nel gioco a rete, fondamentale quando giochi su questa superficie”.

INSIEME IN DOPPIO A RIO? – Ma dopo Wimbledon ci sarà l’appuntamento con le Olimpiadi, che la coppia svizzera ha steccato in doppio 4 anni fa a Londra, perdendo contro gli israeliani Erlich e Ram al secondo turno, ma avendo già in bacheca l’oro di Pechino 2008. E proprio sui Giochi brasiliani, Wawrinka, dopo aver chiarito come per lui sia un appuntamento importante, che vorrebbe disputare in tutte le formule, singolare, doppio e doppio misto, ha fatto capire che per vederlo in campo accanto a Federer bisognerà chiedere a Re Roger. Dal canto suo, Stan sembra essere pronto alla chiamata: “Roger giocherà sicuramente il singolare e il doppio misto, per il resto non lo so. Non dipende da me, viene da un infortunio…Comunque non è una discussione che possiamo fare per telefono, dovremo incontrarci di persona e parlarne con calma, valutando le esigenze di entrambi”.

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