Indian Wells, doppio: Bolelli e Fognini cedono in finale a Pospisil e Sock

Si chiude con un’amara sconfitta la seconda finale raggiunta da Simone Bolelli e Fabio Fognini nel 2015, dopo il folgorante successo ottenuto agli Australian Open. Nel Master 1000 di Indian Wells, infatti, la coppia azzurra cede, dopo un’ora e 46 minuti di grande lotta, al duo Pospisil/Sock, con il punteggio di 6-4 6(3)-7 10-8.

Lo spilungone canadese Vasek Pospisil, classe ’90, e lo statunitense Jack Sock, due anni in meno, hanno sfoderato una prestazione straordinaria, anche se alternata e incostante, riconfermandosi una delle mine vaganti di categoria dopo l’exploit ottenuto a Wimbledon 2014, quando annientarono in finale nientemeno che i mitologici gemelli Bryan. L’entusiasmo e la grinta degli americani – facce rubiconde e sghignazzanti alla Huckleberry Finn – hanno demolito i nostri paladini, che hanno pagato una partenza non al massimo delle loro possibilità, seminandoli poi alla distanza nel super-tiebreak finale, grazie a una maggiore motivazione e, bisogna dirlo, a un paio di colpi di fortuna.

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Il protagonista del primo e della prima metà del secondo set è senza dubbio uno spumeggiante Jack Sock: quasi perfetto al servizio, in risposta e negli scambi da fondo, riesce a giostrare lo scambio con facilità disarmante, regalando anche qualche lucidissima prodezza sotto rete. Il tennista di casa trascina il compagno Pospisil, dal canto suo molto solido al servizio, verso la vittoria della prima frazione: decisivo il quinto game quando, sul 2 pari, Simone Bolelli cede in modo disastroso la battuta addirittura a 0. Da quel momento entrambe le coppie tengono il servizio senza concedere palle break, fino al 6-4 in favore degli americani.

Parte in salita anche il secondo parziale: i nostri perdono subito il game di servizio (stavolta è Fognini alla battuta) e si trovano sotto prima 3-1 poi 4 a 2. Proprio quando l’esito del match sembra deciso, arriva la reazione di Bole e Fogna. Prima Simone tiene il servizio a 0, mentre nel turno successivo, su servizio di Sock, arrivano le prime palle del contro-break sul 15-40. Lo statunitense annulla le prime due, ma sul 40 pari sbaglia di dritto a causa di una palla profonda di Fognini e regala il killer-point. I nostri tengono ancora la battuta a 0 e volano sul 5-4, conquistando poi complessivamente 6 palle set (2 nel decimo e 4 nel dodicesimo game), puntualmente annullate dagli avversari: soprattutto da un Pospisil decisivo nei punti chiave, che si sostituisce prepotentemente, come ruolo di ‘trascinatore’ a un Sock sempre più impreciso e appannato. Tutto si decide così al tie-break: qui, dopo aver subito un mini-break, fanno 4 punti di fila, grazie a un Simone Bolelli solidissimo e a due errori clamorosi del ventiduenne statunitense. Bole e Fogna chiudono 7-3, riportandosi in parità e affidando le sorti del match al super-tiebreak.

Dopo una sosta per il bagno, la terza frazione inizia in sostanziale parità fino al sesto punto, quando una risposta fortunatissima di Sock regala il primo mini-break, raddoppiato in seguito da un clamoroso errore a rete di Fabio Fognini. La coppia ‘di casa’ sale prima 6 a 3 e quindi 8 a 3, dopo due punti persi consecutivi nei turni di battuta di Bolelli. A nulla vale la parziale e disperata rimonta degli italiani, che salgono 8-4 e quindi 9-7: al quinto match-point, Pospisil chiude l’incontro con una volée e corre ad abbracciare il compagno con un grido liberatorio.
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Rimane inevitabilemente un po’ di amarezza per una sconfitta che forse, con un po’ di attenzione in più, poteva essere evitata, cavalcando forse di più l’onda di entusiasmo sulla scia della bella rimonta nel secondo set. Bolelli e Fognini hanno comunque giocato un’ottimo match contro due avversari in stato di grazia, sostenuti e incitati dal folto pubblico di casa, e si riconfermano come una delle coppie più in forma del momento.

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Nel doppio femminile, invece, arriva la vittoria della nuova coppia composta dalla campionessa svizzera Martina Hingis e dall’indiana Sania Mirza: le due, al loro primo torneo insieme, hanno superato le russe Ekaterina Makarova e Elena Vesnina con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 10 minuti. Da segnalare la bella rimonta della coppia vincente nel secondo set, capace di mettere in fila 4 giochi consecutivi dopo essere stata in svantaggio 4-2. Ritorna a sorridere, dunque, la ghignante Martina Hingis; per la trentaquattrenne di San Gallo, che poco tempo fa ha deciso di interrompere il lungo sodalizio con la nostra Flavia Pennetta, è il secondo titolo del 2015, dopo quello conquistato il gennaio scorso a Brisbane, in coppia con Sabine Lisicki.

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