A margine dell’Australian Open è stato intervistato Goran Ivanisevic, che qui in Australia non è mai andato oltre i quarti di finale. Il gigante croato ha detto la sua sullo scandalo scommesse che ha travolto il tennis, che, a quanto pare, è basata su un calcolo probabilistico.
“Non ci sono prove. Stiamo parlando di algoritmi e numeri e alcuni computer fanno il tuo nome come se tu fossi un serial killer e tutti “ti inseguono”. C’è bisogno di prove. Dimostrami che qualcuno ha fatto qualcosa di sbagliata e allora ti crederò.”
Andy Murray: “La revisione indipendente porterà più trasparenza per la battaglia contro la corruzione. Penso che in queste situazioni le persone diventino scettiche.”
“Avere un organo indipendente è senza dubbio positivo. Il flusso di scommesse irregolare ha portato come conseguenza solamente la presenza di alcuni giocatori in una lista nera. Forse avrò un appuntamento con Angelina Jolie. Forse no. Come puoi dire forse? E’ una cosa seria, è peggio del doping, peggio dell’uccisione di qualcuno. Non dire forse, non darmi le probabilità, dammi le prove” – ha continuato Ivanisevic, che ha anche parlato del dominio incontrastato di Novak Djokovic: “Non vedo nessuno che possa batterlo, solo un robot. Fa una competizione a parte, vince le partite anche se fa 100 errori forzati” – riferendosi al match vinto nei quarti contro Simon. “Questo dimostra quanto sia forte lui e quanto siano scarsi gli altri giocatori in confronto a lui.”
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