Il tennis italiano sorride anche nel tabellone junior del Roland Garros, dove il diciassettenne romano Jacopo Vasamì continua la sua ascesa tra i grandi talenti del futuro. Dopo aver trionfato al Trofeo Bonfiglio — il più prestigioso torneo juniores italiano — il mancino classe 2007 ha centrato i quarti di finale dello Slam parigino, confermando uno stato di forma straordinario e una maturità in crescita costante.
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FANTASTICA RIMONTA DI JACOPO VASAMÌ
Primo italiano a vincere il Bonfiglio dopo Quinzi nel 2012
Jacopo è sicuranente il futuro del tennis italiano ✨ pic.twitter.com/ktaUzwm6eb
— Jaco (@Jaco4406) May 25, 2025
Un cammino brillante sulla terra rossa
Numero 4 del ranking mondiale junior e seconda testa di serie a Parigi, Vasamì ha aperto il suo cammino con una prova autoritaria contro il brasiliano João Pedro Didoni Bonini, sconfitto 6-0 6-2. Al secondo turno ha dovuto sudare un po’ di più per avere la meglio sul tedesco Jamie Mackenzie (6-3 3-6 6-1), mentre negli ottavi è arrivato un successo in rimonta contro l’ucraino Nikita Bilozertsev (4-6 6-0 6-1), 14ª testa di serie, in una sfida ricca di significato. I due si erano infatti già affrontati nella semifinale del Bonfiglio, e anche stavolta Vasamì ha avuto la meglio grazie a una prestazione solida e concreta: 35 vincenti contro soli 19 errori gratuiti, con una progressione travolgente nei due set finali.
Adesso, ad attenderlo nei quarti, c’è il bulgaro Ivan Ivanov, testa di serie numero 9 e avversario già battuto da Vasamì proprio nella finale del Bonfiglio. Sarà dunque una rivincita, ma anche una nuova occasione per il giovane romano di confermare il suo dominio tra i coetanei.
Un 2025 da protagonista
Per Jacopo Vasamì, il 2025 è un anno da incorniciare. Dopo aver raggiunto il secondo turno all’Australian Open Junior, non ha più conosciuto sconfitta a livello giovanile, inanellando vittorie nei tornei J500 del Cairo e di Milano (Bonfiglio), oltre al J300 di Casablanca. Il trionfo milanese è stato storico: Vasamì è infatti il primo italiano a vincere il Bonfiglio dopo 13 anni. Ma non si è limitato al circuito junior: nel suo esordio nel mondo Pro ha già collezionato vittorie importanti nei tornei ITF e Challenger, arrivando ai quarti all’Atkinsons Monza Open 25 dopo aver battuto, tra gli altri, il britannico Paul Jubb.
Questo doppio binario — junior e professionisti — è una scelta consapevole: «Sto alternando tornei junior e pro per non bruciare le tappe. Voglio arrivare pronto al 100% al momento del salto definitivo», ha spiegato Vasamì in un’intervista. Un approccio maturo, condiviso anche dal suo staff tecnico, per evitare gli errori di chi, come Filip Peliwo, ha brillato da junior ma non ha poi confermato le attese tra i professionisti.
Dalla Rafa Nadal Academy al sogno Slam
La crescita di Vasamì non è frutto del caso. Dopo gli inizi al circolo Nomentano di Roma sotto la guida di Fabrizio Zeppieri, si è formato per due anni alla Rafa Nadal Academy, esperienza che ha segnato profondamente la sua traiettoria. «Rafa è una persona straordinaria, molto più alla mano di quanto sembri da fuori. All’Academy ho imparato tanto, e anche se all’inizio ero da solo, poi la mia famiglia mi ha raggiunto e tutto è stato più semplice», ha raccontato.
Nonostante gli impegni sportivi, Jacopo ha scelto di non trascurare gli studi, frequentando un liceo americano in presenza. «Fino a un anno fa dividevo le giornate a metà tra scuola e campo. Ora mi concentro solo sul tennis, ed è una grande soddisfazione», ha ammesso. L’idea di proseguire con l’università, per ora, è in stand-by: il focus è tutto sul tennis.
Un ragazzo normale con un dritto devastante
Fuori dal campo, Vasamì è un ragazzo come tanti: ama il reggaeton — «è la mia droga» — e non rinuncia a un sorriso anche nei momenti più intensi. In campo, però, è determinato, potente e tecnicamente già molto completo. Il suo dritto mancino è un’arma letale, come ha dimostrato anche a Parigi. La pioggia non lo ha fermato, così come non lo hanno fermato i momenti di difficoltà durante i match: Jacopo è uno che reagisce, si rialza, cresce punto dopo punto.
Con l’assenza dello svizzero Henry Bernet, campione all’Australian Open, il tabellone junior del Roland Garros è più aperto che mai. Tra i favoriti ci sono lo spagnolo Andres Santamarta Roig, il rumeno Yannick Theodor Alexandrescou e l’americano Benjamin Willwerth, ma Vasamì, con il suo tennis brillante e la sua crescente fiducia, è decisamente in corsa per il titolo.
Jacopo Vasamì non è più soltanto una promessa del tennis italiano: è una realtà in piena esplosione. La sua corsa al Roland Garros Junior ne è la prova, ma è soprattutto la lucidità con cui affronta questo percorso a far ben sperare. In un circuito dove il passaggio dai successi giovanili alla carriera da professionista è spesso rischioso, lui sembra aver trovato la formula giusta. E con il dritto che infiamma la terra rossa parigina, sognare non è affatto vietato.