Jamie Murray, attuale numero otto della classifica di doppio e vincitore di due titoli Slam di specialità, intervistato ai microfoni di Ubitennis in versione inglese, fa chiarezza circa le condizioni di salute del fratello Andy, mostrando cauto ottimismo in vista un possibile ritorno alle competizioni dell’ex numero uno del mondo, ora in ripresa dopo l’intervento chirurgico all’anca.
“Penso che Andy sia moderatamente ottimista in questo momento“, esordisce il 33enne di Glasgow, che spiega come sia cambiata la situazione del fratello in seguito all’operazione: “Ovviamente non sapeva quale sarebbe stato l’esito dell’intervento, però devo dire che la differenza tra oggi e qualche mese fa è netta. Ogni giorno aveva dolore ed era abbastanza deprimente per lui svegliarsi e sapere di dover convivere con tutto ciò, mentre ora che si è sbarazzato dei problemi spera di tornare in campo“.
Il doppista britannico, che ha raggiunto nel 2016 la vetta del ranking in coppia con Bruno Soares, commentando il percorso di un noto giocatore, tornato alle gare dopo essersi sottoposto allo stesso intervento di Andy Murray, ha aperto alla possibilità di quest’ultimo di rientrare nel circuito solo se sentirà di poter vincere altri titoli importanti: “Ho visto Bob Bryan a Miami, ha subito la stessa operazione a 41 anni, ora gioca ad alti livelli e questo dà grande fiducia a mio fratello, ma è chiaro che il doppio è molto diverso dal singolo. Comunque dico che se deve tornare per stazionare intorno al numero 40-50 del mondo non credo che lo farà, essendo abituato a disputare con frequenza semifinali e finali di eventi prestigiosi. Se può aspirare di nuovo a questo, Andy sarebbe molto motivato, ma non so quanto gli manchi la competizione e quanta voglia abbia di rimettersi in gioco“.