Dopo un periodo di incertezza fisica e mentale, Jannik Sinner ha dimostrato di essere tornato competitivo anche su una superficie che non ha mai esaltato le sue caratteristiche: la terra battuta. A sottolinearlo con convinzione è stato Boris Becker, leggenda del tennis mondiale, che in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport ha condiviso le sue impressioni sul momento del numero uno del mondo.
“Mi ha sorpreso il suo livello di gioco, soprattutto considerando che la terra non è la sua superficie ideale”, ha spiegato l’ex campione tedesco, riconoscendo i progressi di Sinner negli ultimi match disputati. Nonostante un tabellone iniziale impegnativo, l’altoatesino è cresciuto turno dopo turno, dimostrando solidità e determinazione: “Adesso mi sembra che abbia ripreso saldamente tra le mani il volante del suo tennis”.
Secondo Becker, il match di svolta è stato quello contro Cerundolo, vinto in due set: un passaggio chiave che ha segnato il ritorno della fiducia nel proprio gioco. Ancora più impressionante la prestazione contro Ruud: “Ho guardato le statistiche e penso che sia stato il miglior match sulla terra della sua carriera. Non l’ho mai visto giocare così sul rosso, nonostante le palle fossero grandi come meloni”.
Pur lodandone la qualità, Becker ha evidenziato anche gli aspetti tecnici che ancora penalizzano Sinner su questa superficie. Il suo stile, basato su colpi anticipati e aggressività da fondo campo, mal si adatta ai rimbalzi irregolari della terra battuta, che spesso costringono a “arretrare un po’ e aspettare prima di colpire”. Una dinamica che rompe il ritmo naturale dell’italiano: “Non è il suo stile di gioco, dunque fa un po’ più fatica”.
Nonostante ciò, l’ex allenatore di Djokovic non crede sia necessario cambiare radicalmente l’impostazione di Sinner per competere con i migliori sul rosso: “Lo scorso anno in semifinale a Parigi Jannik è stato a un passo dal battere Alcaraz, quindi la distanza non è enorme”. E rilancia: “La pressione sarà tutta su Carlos, che difende il titolo”.
Inevitabile un passaggio su Carlos Alcaraz, attuale punto di riferimento sulla terra. Becker non ha dubbi: “In questo momento è il giocatore più completo e pericoloso al mondo su questa superficie”. Dopo l’infortunio che lo ha tenuto lontano da Barcellona e Madrid, lo spagnolo ha mostrato una forma straordinaria, superando in successione Draper, Musetti e Sinner.
Proprio su Lorenzo Musetti, Becker ha espresso grande stima, definendolo “un giocatore incredibile”. Sebbene spesso sembri non rendersene conto, il talento toscano ha mostrato lampi di classe pura durante la stagione sul rosso, fino alla semifinale proprio contro Alcaraz. “Avrebbe potuto vincere il secondo set, ha messo in difficoltà l’avversario. Deve solo crederci di più”, ha detto Becker, indicando la fiducia come l’elemento chiave che potrebbe portarlo stabilmente nella Top 5.
Becker ha voluto infine spendere parole d’ammirazione anche per Jasmine Paolini, reduce da una serie di ottime prestazioni. “Tutti la amiamo, è fantastica per il tennis”, ha dichiarato, lodandone spirito combattivo e dedizione. “È un esempio per tutti su quanto si possa andare lontano se hai il cuore di un leone, ti fai il mazzo e soprattutto se ti piace quello che fai”. Parigi, insomma, si prepara ad accogliere una Paolini in grande forma.
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