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Jo-Wilfred Tsonga racconta: “Mi sento meglio, La vera sfida è vincere ancora”

Jo Wilfred Tsonga in carriera ha conquistato 18 tornei ATP in singolare e 4 in doppio, raggiungendo il quinto posto in classifica mondiale nel febbraio 2012 come suo personale best ranking, diventando per lungo tempo un’alternativa ai migliori del circuito ATP. 

Negli ultimi tempi il nativo di Le Mans ha però patito di diversi infortuni, non ultimo quello alla schiena che l’ha tenuto lontano per molto tempo dai campi da gioco, saltando tutta la stagione agonistica scorsa. Tsonga è rientrato quest’anno francese prima sul cemento indoor di Montpelier e Marsiglia e poi sulla terra battuta europea con l’obiettivo di tornare in forma per togliersi ancora delle soddisfazioni.

Oggi fa il suo esordio al French Open contro il giapponese Yoshihito Nishioka pronto a dare battaglia in un match che lo vede sfavorito. Il tennista francese, semifinalista al Roland Garros nel 2013 e 2015, giocherà l’ultimo incontro della giornata sul ‘Suzanne Lenglen’ . 

Parlando al quotidiano britannico “The Guardian”, il tennista francese racconta di come ha trascorso gli ultimi mesi incentrati sul recupero della condizione fisica: “Vengo da una fase davvero difficile, non ho potuto fare sport per otto mesi e ho perso tutta la mia forma fisica, a piccoli passi sto riprendendo e sono pronto al rientro. Ora mi sento un po’ meglio, ma all’inizio non riuscivo nemmeno a giocare per 20 minuti. Ho dovuto osservare un lungo periodo di riabilitazione, non è stato facile. Vincere di nuovo è una sfida, soprattutto dopo aver giocato ad alti livelli nella mia carriera per 15 stagioni. Purtroppo bastano otto mesi di inattività per dover ricominciare da zero”. 

Tsonga ha dovuto fare i conti con un infortunio cronico alla schiena derivante da legamenti calcificati che l’ha tenuto fermo per 14 mesi tra gennaio 2020 e lo scorso marzo, ma lui non si è mai arreso: “Quando gioco, non posso fare le stesse cose che ho fatto in carriera, soprattutto quelle che richiedono il lato fisico. Devo cambiare alcune cose nei miei movimenti e nella mia tecnica, quindi devo reinventarmi per avere un nuovo Jo. Questa è sicuramente la sfida più grande che ho davanti a me. All’inizio per me giocare a tennis era anche uno strumento per vivere, per potermi permettere una casa o un appartamento, per mangiare, crescere e fare attività. Adesso è completamente diverso, sono quindici anni che gioco da professionista e penso solo a dare il meglio di me stesso”. 

Jo-Wilfried comprende di essere vicino al finale della sua carriera e guarda avanti giorno per giorno ricordando di quanto bene ha fato finora e aggiunge: “Quando giochi non pensi mai di essere il migliore, giochi e cerchi di dare il massimo in campo. Ora mi sto avvicinando alla fine e, naturalmente, ho capito che quello che ho fatto è stato qualcosa di grande. Per me è stato incredibile, un miracolo. Continuerò a vedere come andrà. Se andrà bene, sarei felice di gareggiare di nuovo per vincere. In caso contrario, sarà la fine di una bella avventura”.

Tsonga spende delle belle parole anche per i big three Nadal, Djokovic e Federer con i quali si è misurato per diversi anni per lottare ai vertici del ranking: “È stata una fortuna e un onore incontrare questi grandi giocatori. Considero Andy Murray quasi allo stesso livello di Federer, Nadal e Djokovic. Certo, non è mai stato facile affrontarli. In tutti i tornei dovevo giocarne uno su un round, e un altro il giorno dopo, forse un altro il giorno dopo e forse un altro in finale, era estremamente difficile. L’ho fatto una volta a Toronto, dove ho vinto il torneo battendo di fila Andy, Novak e Roger. L’indomani del trionfo ero completamente malato, completamente stanco”.

Nicola Devoto

Redazione Tennis Circus

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