Categories: CIRCUITO ATP

Juan Carlos Ferrero: “La mia generazione costretta prima al ritiro dai giovani”

“ Difficile che il tennis spagnolo possa avere un futuro ancora roseo” – Juan Carlos Ferrero, ex numero 1, è attualmente impegnato in un nuovo progetto  , ovvero la sua Academia Equelite. Juan Carlos  ha trovato il modo di raccontare a Planeta Tennis web  il suo punto di vista sullo stato  attuale del tennis spagnolo, di quante incognite  vi siano  per il futuro e di come il ricambio generazionale  si sia spostato molto più avanti. Lo stato di salute del tennis iberico è ancora oggi più che ottimo. Ma, in prospettiva , non si intravedono ricambi all’altezza dei campioni attualmente nel circuito. Ogni ciclo ha un inizio, un top e, inevitabilmente, una fine. Ma ci sarà un nuovo ciclo spagnolo in  futuro?  “ E’ difficile che il tennis spagnolo possa eguagliare ciò che è stato e ciò che è. E’ un’incognita, nel senso che un giocatore che si trova nella Top 25 è ugualmente apprezzato come chi  è stato numero 1. Abbiamo avuto ben  tre numeri 1 e molti Top Ten.  Ciò che mi chiedo è se sarà possibile eguagliare ciò che abbiamo avuto  e se si apprezzerà ciò che verrà. Vorrei che le persone non pensino che è stato facile  ottenere tutto questo. Ad esempio gli Stati Uniti  , dopo Sampras, Agassi e Roddick hanno avuto buoni giocatori, ma non in grado di raggiungere quel livello”. Quindi,  secondo Ferrero, i tifosi spagnoli potrebbero doversi abituare  in tempi non lontani ad un periodo  ben diverso da quello vissuto  finora.

“Rafa Nadal è in netta crescita”– Lo stato attuale del tennis iberico rimane soprattutto ancorato alle condizioni  di Rafa  Nadal. “Sta migliorando, non c’è dubbio. Il livello dimostrato  nelle ultime settimane è  salito, e sta ancora evolvendo. Rafa sta trovando buone sensazioni  per  tornare a giocare sciolto. Sta  decisamente  giocando bene , più aggressivo e con più voglia. Rafa  sa che si sta preparando a competere con i migliori.  A Parigi , per me, lui e Djokovic sono entrambi  favoriti”.

“ La mia generazione si è ritirata prima perché i giovani  ci hanno spinto a farlo”–  Paragonando la sua generazione a quella attuale, Juan Carlos dice che un fattore importante che ha condizionato l’età del ritiro è stata la forza dei giovani tennisti che si affacciavano nel circuito. “Ora i giocatori sono in una condizione migliore. Noi siamo stati costretti al ritiro anche  a causa dei giovani che arrivavano forte da dietro e ci facevano capire che il nostro livello non era più lo stesso . David Ferrer quest’anno ha compiuto un piccolo passo indietro e non è più al livello dello scorso anno, se continua  così ,forse, potrebbe pensare al ritiro, chissà.  In realtà, il problema si pone  quando non si è più pronti ad  allenarsi,  viaggiare e competere  come prima”.

Piera Camerlingo

Recent Posts

Lorenzo Musetti nella storia: l’Italia del tennis celebra il suo nuovo Top 10

Il tennis italiano continua a scrivere pagine di storia. A partire da lunedì 5 maggio…

1 ora fa

Sabalenka sulla vittoria con Kostyuk: “Orgogliosa del modo in cui ho gestito le mie emozioni”

Nel cuore del Manolo Santana, sotto una pioggia insistente e tra folate di vento traditrici,…

2 ore fa

“Ti ucciderò”: Moutet accusa Kotov di averlo minacciato di morte in campo

Alta tensione sul campo: match sospeso e accuse gravi Un acceso confronto sportivo si è…

2 ore fa

Binaghi difende Jannik Sinner: “Il mondo è popolato da cretini e invidiosi”

Dopo mesi segnati da tensioni e polemiche, Jannik Sinner si prepara a tornare in campo,…

2 ore fa

Nicolas Mahut saluta il tennis: “Vorrei chiudere a Parigi, se il mio corpo me lo permetterà”

Una carriera leggendaria tra doppio, erba e record Nicolas Mahut ha annunciato il suo ritiro…

2 ore fa

Madrid Open, Arnaldi e Musetti in campo per i quarti. Gli orari e dove vedere i match

Nel giorno della Festa dei Lavoratori, il tennis italiano si prende la scena al Mutua…

2 ore fa