Non è la prima e sicuramente non sarà l’ultima. A stagione conclusa Judy Murray torna a parlare di una questione che periodicamente viene sollevata, ovvero la necessità di alleggerire in qualche modo il calendario; per la coach scozzese il punto di partenza è ridurre i match al meglio dei 5 set e disputare la coppa Davis ogni due anni: “Il Circuito maschile è estremamente faticoso e lungo, con i match al meglio dei 5 set nei tornei del Grande Slam e della Coppa Davis, che portano via tantissime energie fisiche e metali. È necessario cambiare e rivedere il calendario perchè lo scorso anno Roger Federer e Rafael Nadal sono stati fuori dai giochi per diversi mesi e quest’anno diversi top ten non sono stati in grado di competere dallo US Open in poi”.
Fra i diversi top ten fermi ai box per infortunio c’è proprio Andy Murray, che quest’anno ha concluso prematuramente la stagione per un infortunio all’anca, sul cui sviluppo probabilmente ha pesato lo scorso finale di stagione, quando lo scozzese concretizzò il sorpasso ai danni di Djokovic. La questione, come dicevamo, non è nuova, e per il tennis sembra profilarsi all’orizzonte un futuro di cambiamenti, in parte già sperimentati nelle ultime ATP NextGen Finals. Vedremo come questa voglia di cambiamento si saprà conciliare con la tradizione del tennis, che fra tutti, e a ragione, è uno degli sport più antichi e conservatori.
Judy ha avuto modo di parlare anche di Nadal e Federer, che hanno chiuso l’anno da numero 1 e numero 2 del mondo, situazione difficilmente – a dir poco – pronosticabile ad inizio stagione: “In qualche modo sono sopresa di questo risultato, ma non del tutto. Entrambi vengono da lunghi infortuni e sono tornati rapidamente al top, dove però sono stati per moltissimo tempo in passato, dimostrando di essere dei giocatori fantastici e, Rafa in particolare, dei grandi lottatori”.