Kei Nishikori pronto al salto di qualità

Come stiamo vedendo, da diversi mesi Kei Nishikori è in continuo crescendo, periodo culminato nel finale di stagione scorsa con la finale agli US Open, infaustamente persa contro il croato Marin Cilic. Più volte il giapponese ha fatto sentire la sua voce dopo essere balzato in Top 10, a seguito di quel prestigioso piazzamento. Spesso ha ribadito di non volersi accontentare e fermare qui, lanciando recentemente una sorta di sfida all’attuale numero 1 del mondo, asserendo di voler conquistare quel posto, prima o poi.

Le qualità non gli mancano di certo, forse è quel pizzico di talento in più, per inciso una dote innata, che ancora non gli permette di fare il grande salto. Con un’accurata analisi è facilmente intuibile come gli ex numeri uno, tutt’ora competitivi, abbiano quel carisma e talento che ha permesso loro di raggiungere quello stadio della loro carriera. E’ questo, secondo molti, il sottile margine che separa un ottimo giocatore da un vero e proprio campione.

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Non ce ne vogliano i tifosi del tennista nipponico ma il raggiungimento di questo obiettivo appare come una chimera. Nulla ne vieta comunque una buona riuscita e in questo caso il risultato sarebbe ancora più incredibile. All’ancora tenera età di 25 anni Kei può ancora fare passi avanti importanti, considerato che anche per i migliori gli anni passano. Il suo asso nella manica non è un colpo come può essere per Nadal il dritto piuttosto che per Federer il rovescio, bensì la tenuta mentale e fisica, aspetti fortemente rinforzati da quando è iniziata la collaborazione con Michael Chang.

A questo proposito le dichiarazioni del giapponese sul fatto di voler diventare il numero 1 non lasciano adito a equivoci, chiarendo le sue prospettive e i suoi obiettivi:

“Novak è il miglior giocatore in questo momento. Non è facile da battere, sia lui che Roger che Andy. Ma, lentamente, penso che mi sto avvicinando. Io sto giocando un buon tennis e mi sento molto più forte mentalmente e anche fisicamente. Potrebbe richiedere del tempo, ma spero di poterlo diventare il più presto possibile.”

Spesso accade che la volontà da sola non sarà mai come la volontà e il talento insieme, ma ciò non pregiudica né ridimensiona le aspirazioni del piccolo giapponese. Anche perché, tolta qualche eccezione, di tennisti vecchio stampo, talentuosi, con colpi di classe e con un gioco divertente, non ne sono rimasti ormai molti all’interno del circuito e si può dire, senza pericolo di cadere in eresie, che Nishikori, pur non incarnando la classe e la tattica, riesce comunque ad abbinare l’intelligenza tattica e la solidità nei colpi.

In un futuro neanche troppo remoto, quando il talento tennistico sarà ormai pane per gli storici sportivi, questo tipo di giocatori potranno seriamente dire la loro, affiancati dagli immancabili bombardieri, che stanno prendendo sempre più piede nel circuito contemporaneo.

Di Simone Marasi

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