La rivincita fredda di Jannik. Questa volta a Vienna Sinner gestisce Tiafoe

(Photo by Hu Chengwei/Getty Images)

Due anni fa fu una di quelle partite che hanno insegnato molto a Sinner, su come gestire certi giocatori e certe atmosfere, ma fu anche una delusione per lui. Ora molte cose sono cambiate, Jannik non è numero 4 del mondo per caso, e lo è anche in quanto sa gestire, quasi come fossero di routine, match come questi, contro quello che rimane il numero 14 della classifica mondiale. Nei quarti di finale dell’ATP 500 di Vienna Sinner ha battuto con il punteggio di 6-3 6-4 Frances Tiafoe, conquistandosi la sua nona semifinale dell’anno. All’altoatesino è bastato un break per set, lui che in questo torneo non ha ancora mai perso un turno di battuta, oltre a non aver perso un set. In semifinale Sinner sfiderà Andrey Rublev, che per 6-1 6-7 6-3 ha avuto la meglio su Alexander Zverev. 2 ore e 30 di lotta tra i due, ma con il russo molto più offensivo rispetto al suo avversario, con spesso lo scambio in mano e con il tedesco a remare da un lato all’altro del campo.

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L’altra semifinale sarà un nuovo capitolo della rivalità tra Daniil Medvedev e Stefanos Tsitsipas, con gli scontri diretti che al momento recitano 8-4 per il russo. Ed il termine rivalità in questo caso è ancor più appropriato, tra due che hanno dimostrato in passato di non nutrire particolare simpatia l’uno per l’altro. Medvedev si è aggiudicato per 6-3 3-6 6-3 il derby con Karen Khachanov, che con caparbietà è riuscito a strappare un set alla testa di serie numero 1, ma alla lunga si è dovuto arrendere davanti al muro innalzato dal suo avversario. Per Tsitsipas invece la storia è simile a quelle delle ultime sue vittorie in queste settimane. Lui non brilla, i suoi rivali si fanno minacciosi, lo impensieriscono, ma alla fine la maggiore concretezza del greco gli vale il successo. 7-6 7-5 il punteggio con cui Tsitsipas ha superato Borna Gojo, incamerando così altri punti preziosi verso le ATP Finals di Torino, per lui sempre più vicine.

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