Le 6 sconfitte di Novak Djokovic nel 2016

[tps_title]Monte Carlo Masters[/tps_title]

“Novak non è al suo miglior livello di sicuro ed ha fatto un sacco di errori fin dall’inizio” disse Jiri Vesley sulla prestazione di Djokovic al Monte Carlo Masters ad Aprile. Jiri si classificò numero 55 dopo la vittoria sul tennista serbo. Fu un 6-4,2-6,6-4 che scioccò Novak, il quale diede come ragione per la sconfitta “Nessuno è  imbattibile. Ho giocato veramente, veramente male”. Jiri provò ad anallizare la vittoria dicendo “Non gli ho dato troppo ritmo”.

montecarlo

[tps_title]Internazionali BNL d’Italia[/tps_title]

Il mese successivo agli Internazionali BNL d’Italia, ebbe Murray come avversario. Il suo gioco su terra fu un po’ insicuro, ma Djokovic non sembrò comunque potesse cambiare il piano di gioco dello scozzese, risultato la vittoria di Andy con un doppio 6-3. “Ogni volta che gioco contro di lui sono più carico del solito, lo so che devo giocare un grande match per vincere”disse Murray. Ci furono ritardi a causa della pioggia e Djokovic commentò all’arbitro di sedia “Non capisco il motivo per il quale non possiamo fermare il gioco per un po’, fino a che le condizioni del campo migliorino per giocare”. Parole dette sicuramente perchè se lo sentì che stesse per perdere e volle prendere tempo. Ciò non accadde, e perse la partita lasciando i 1000 punti del Master al contendente.

[tps_title]Wimbledon[/tps_title]

“Posso batterlo” : queste le parole dette da Sam Querrey di risposta alla sconfitta di Djokovic all’Italian Open. Questa volta fu a Luglio, sulle colline verdi di Wimbledon al terzo turno e Sam seppe di dover giocare il suo miglior tennis per battere il serbo. Capì che il suo servizio stava avendo ragione e mise sotto pressione Djokovic, il quale iniziò a sentirsi in pericolo. “Ha servito molto bene…è stato brutale con questo colpo…e mi ha sopraffatto” disse (l’allora) numero uno Novak. Querrey vinse 7-6, 6-1, 3-6, 7-6.

[tps_title]Giochi Olimpici di Rio[/tps_title]

Le Olimpiadi di Rio furono una tragedia. Vuoi le infrastrutture, il virus Zika e le condizioni del Villaggio Olimpico. Novak è in salute ed è impaziente di giocare le Olimpiadi in Brasile. Juan DelPotro torna a giocare il suo tennis spumeggiante dopo l’infortunio al polso e al primo turno affrontò Djokovic. La partita proseguì oltre le due ore di gioco con nessuno disposto a perdere,  ma l’argentino fu il più stabile, il più  costante ed anche un po’ miracolato, essendo stato bloccato, appena prima della partita, per 40 minuti dentro l’ascensore del Villaggio Olimpico. Ma quando entrò nel campo non c’è n’è fu per nessuno. Nole compreso. In rapida crescita con i colpi e con strategie a dir poco diaboliche, si creò la sua vittoria su un Djokovic -a fine partita in lacrime- con un nervoso 7-6,7-6.

“2 ore e mezza di un’intensità spettacolare… Ero stanco, ma allo stesso punto ero molto felice…” disse DelPotro. Ma questa fu per Djokovic la più brutta sconfitta al primo turno, un qualcosa che non gli capitò mai  alle Olimpiadi.”Questa è una delle sconfitte più dure della mia vita”, mormorò Nole a fine partita.

[tps_title]US Open[/tps_title]

Ciascun giocatore sa che deve ritornare sul pezzo dopo un brutto periodo, e per il numero uno non cambia la storia. Tornati dalle Olimpiadi, tutti pronti per l’ultimo Slam dell’anno: “Gli US Open”. La stagione  può ancora riservare molti colpi di scena per i giocatori del tour. Il prossimo avversario di Djokovic è “Stan the Man” Wawrinka. In finale, Novak tenne alta la motivazione, ma le sue ultime sconfitte furono difficili da dimenticare.

Djokovic vinse il primo set al tiebreak, ma Stan vinse i successivi due,  aiutato da grandi dritti e fortissimi servizi, i quali ridimensionarono le chance di Djokovic di rientrare in partita. Successivamente nel match il serbo chiamò l’allenatore per un problema al dito del piede che richiese un intervento. Non si sa se questo sia stato uno stratagemma per perdere tempo, ma Stan dovette capitalizzare questa debolezza di Novak, sopratutto  sugli errori non forzati, per vincere l’ultimo set e il titolo. “Tutto questo è, onestamente, formidabile. Sono venuto qui senza nulla da perdere e quindi , l’obbiettivo di vincere il match.” Stan disse lacrimante.  

Ora Djokovic deve ricominciare raggruppare tutte le sue energie mentali, per ricominciare a vincere come sa ben fare. 

[tps_title]Parigi Bercy Masters[/tps_title]

La stagione sta via via per concludersi. Marin Cilic dovette giocare contro Djokovic, per provare a batterlo dopo 14 tentativi senza successo. E’ rimasto calmo, sapendo che non ebbe niente da perdere. “Ho giocato un tennis molto intelligente dall’inizio alla fine…. Ho colpito veramente come avrei voluto fare…” Disse Marin. Djokovic provò diligentemente a riprendere in mano le redini del match, ma  soffrì molto per  un problema al polso e un infortunio al dito del piede. Marin fece quello che aveva intenzione di fare e superò Novak 6-4,7-6, facendosi spodestare da Murray dal trono del numero uno, dove rimase per 120 settimane consecutive.

A freddo è incredibile pensare a tutti i calcoli fatti durante questo torneo affinché Murray diventasse numero uno, ma è ancora più strano come ogni match nel tennis vada giocato impiegando al massimo le proprie energie nervose e fisiche, anche numero uno contro numero 100 o 200 che sia.

Cosa incontrerà nel futuro Djokovic è abbastanza incerto, tranne  il fatto che molti giocatori sono desiderosi di avere il loro turno contro “The Jocker”, e, battendolo,aumentare di classifica. Ma la domanda è:

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