Le pagelle delle Next Gen ATP Finals

[tps_title]8) Frances Tiafoe [/tps_title]

bs-sp-frances-tiafoe-delray-beach-open-title-0226

Settimana decisamente sottotono per Frances Tiafoe. Ci saremmo aspettati qualcosa di più dalla terza testa di serie, che aveva iniziato bene con una vittoria su Hubert Hurkacz, l’unica dell’intera settimana. Appena 3 set vinti e ben 7 persi, il peggiore in percentuale davanti solo al nostro Caruana. In ogni caso, niente di preoccupante in ottica futura: a fine stagione le energie vengono a mancare un po’ per tutti e un calo è più che comprensibile.

VOTO: 5

[tps_title]7) Liam Caruana[/tps_title]

Dopo una stagione molto complicata a causa di vari problemi fisici, in queste due settimane Liam Caruana ha mostrato quello che è il suo potenziale. Dapprima ha dovuto superare i suoi connazionali per garantirsi la Wild Card, ma poi è stato costretto a cedere agli altri Nex Gen più esperti di lui.
Il primo match contro De Minaur è stato il peggiore, sia per il livello eccelso dell’avversario, sia per la tensione del momento. Il giorno successivo, per fortuna, abbiamo visto un’altra versione di Caruana, capace di infliggere un sonoro 4-1 a Taylor Fritz e di regalare alcuni colpi spettacolari come la volée in tuffo nel tie-break del primo parziale. La poca esperienza probabilmente ha pesato su Liam, ma le armi tecniche per far bene in futuro ci sono. Se sarà accompagnato dal fisico, la classifica inevitabilmente migliorerà, così come il suo tennis.

VOTO: 6

[tps_title]6) Hubert Hurkacz[/tps_title]

Entrato in extremis in seguito al ritiro di Denis Shapovalov, che ha deciso di porre fine alla sua stagione in anticipo, il polacco Hubert Hurkacz ha messo in mostra il suo talento ma anche i suoi limiti, soprattutto mentali. Una sola vittoria per lui, arrivata contro Jaume Munar, ma con tantissima difficoltà. Avanti due set a zero e a due punti dal match, qualcosa si è spento nel gioco di Hurkacz, che ha ceduto i due set successivi e ha chiuso solamente nel quinto. Avrà sicuramente da recriminare, dato che con un miglior bilancio set vinti/persi avrebbe avuto la possibilità di accedere in semifinale ed estromettere definitivamente Munar dei giochi.

VOTO: 6.5

[tps_title][/tps_title5) Taylor Fritz]

Torneo non troppo positivo per Taylor Fritz, che ha ottenuto solo una vittoria, in 4 set, contro Liam Caruana. Per il resto è arrivata una sconfitta netta con De Minaur e una molto più lottata con Rublev. Il suo tennis probabilmente è il meno emozionante tra quelli ammirati a Milano, basato soprattutto sul servizio e sulla potenza. Per Fritz questa è stata l’ultima partecipazione a Milano, dato che dal prossimo anno non saranno più ammessi i classe 1997.

VOTO: 6.5

[tps_title]4) Andrey Rublev[/tps_title]

Con un terzo posto alle Next Gen ATP Finals si conclude un 2018 di transizione per Andrey Rublev. Complici anche alcuni problemi alla schiena, la sua stagione non è stata entusiasmante se paragonata al 2017.
Due vittorie nel girone contro Caruana e Fritz, una sconfitta contro De Minaur e un’altra contro Tsitsipas in semifinale, solo al tie-break del quinto set.
Come spesso accade, al russo è mancata la calma e la lucidità nei momenti decisivi. Può consolarsi con il terzo posto ottenuto nella “finalina” vinta contro Jaume Munar.

VOTO: 7.5

[tps_title]3) Jaume Munar[/tps_title]

 

Il torneo che non ti aspetti dal giocatore che non ti aspetti. Jaume Munar è da anni considerata la promessa del tennis spagnolo, ma fino ad oggi non si era ancora espresso ad alti livelli in tornei ATP, specie sul duro.
In questi giorni, invece, ha dimostrato di saper adattare il suo gioco alla superficie con tantissimi serve and volley, discese a rete e una maggiore aggressività. Il suo accesso in semifinale è stato in parte fortunoso, dato che nel suo girone erano ben tre i giocatori ad aver vinto solo un match, ma dato il livello espresso non si può dire che non sia stato meritato.

VOTO: 8

[tps_title]2) Alex De Minaur[/tps_title]

Il miglior contrattaccante delle Next Gen ATP Finals è lui, Alex De Minaur. Per tutta la settimana lo abbiamo visto correre da una parte all’altra del campo, a scivolare sul cemento come in pochissimi sanno fare.
L’australiano, il più giovane degli otto, è il mix perfetto tra due scuole tennistiche completamente opposte, quella spagnola e quella australiana. La sua intelligenza tattica è rarissima da trovare in giocatori così giovani, sa sempre cosa fare e come mettere in difficoltà gli avversari. Il suo problema principale è il peso di palla, ma ne è a conoscenza e sta lavorando per migliorare anche sotto questo aspetto,
Solo una sconfitta subita in tutto il torneo, proprio in finale per mano di Stefanos Tsitsipas. Il suo rimane un torneo quasi perfetto, giocato con tanta motivazione e serietà.

VOTO: 9.5

[tps_title]1) Stefanos Tsitsipas [/tps_title]

Settimana indimenticabile per Stefanos Tsitsipas, che appena mesi fa aveva fallito la qualificazione alle Next Gen ATP Finals. Arrivato a Milano da testa di serie numero uno, il greco ha espresso una qualità di tennis altissima, degna del numero 15 al mondo. Il suo obiettivo per il finale di stagione era la qualificazione alle Nitto ATP Finals: nonostante non abbia raggiunto Londra, la motivazione questa settimana è stata altissima, a conferma che per i giocatori non si tratta semplicemente di un torneo di esibizione ma di un torneo vero e proprio. Questo titolo non può che essere di buon auspicio per il 2019, l’anno della possibile entrata in top 10.

VOTO: 10

Exit mobile version