Musetti e il sogno parigino: “Voglio arrivare in fondo, mi sento pronto”

Lorenzo Musetti debutta con una vittoria al Roland Garros 2025 e sogna in grande: “Mi sento pronto, voglio arrivare in fondo”. Il legame con Parigi e l’omaggio a Rafael Nadal.
2025-05-25T145103Z_908906481_UP1EL5P1591Y4_RTRMADP_3_TENNIS-FRENCHOPEN-scaled.jpg[2]

La rinascita del talento azzurro sulla terra rossa

A Parigi Lorenzo Musetti non è semplicemente un tennista in cerca di conferme. È un uomo in missione. Reduce da uno swing primaverile sulla terra battuta che lo ha proiettato nella Top 10 del ranking ATP – domani sarà numero 7 del mondo – l’azzurro è approdato al Roland Garros con un obiettivo chiaro: puntare al titolo.

“Mi sento pronto, l’obiettivo è vincere il trofeo”, ha dichiarato con determinazione nella conferenza stampa post match. Una presa di coscienza figlia non solo dei risultati recenti, ma anche di una maturazione mentale e fisica che ora lo vede protagonista sul palcoscenico più importante della terra battuta.

Un esordio convincente, nonostante il vento

Contro il tedesco Hanfmann, avversario ostico che lo aveva già battuto due volte su tre – e sempre sulla terra – Musetti ha superato un primo set complicato, condizionato dal vento e da un avvio contratto. “Non è mai facile il primo match in uno Slam, e oggi le condizioni erano difficili”, ha ammesso. Ma da quel 4-5 0-30 il toscano ha cambiato marcia, infilando una striscia impressionante di 15 giochi vinti contro appena due persi.

Decisivo, secondo le sue parole, “il miglioramento del servizio”, fondamentale che gli ha permesso di chiudere la pratica in tre set. Una vittoria che è anche una forte iniezione di fiducia, utile per affrontare con serenità le sfide che verranno.

Il feeling con Parigi e la lezione di Wimbledon

Musetti ha sempre avuto un legame speciale con il Roland Garros, dove ha spesso espresso il suo miglior tennis, anche se finora non è mai andato oltre gli ottavi di finale. “Parigi per me è speciale. Mi piace il campo, l’atmosfera, il clima. Qui mi sento a mio agio”, ha raccontato. Anche le Olimpiadi, giocate proprio sui campi di Bois de Boulogne, gli hanno regalato soddisfazioni, come la medaglia di bronzo dello scorso anno.

Il salto di qualità, però, è iniziato altrove: “La semifinale a Wimbledon mi ha fatto capire molto su cosa serva per arrivare in fondo a un torneo dello Slam. Non solo a livello tecnico, ma anche nella routine quotidiana”. Quella consapevolezza lo accompagna oggi, mentre si prepara ad affrontare sfide sempre più impegnative, con l’obiettivo dichiarato di “battere uno dei primi cinque del mondo”.

Il tributo a Nadal, il campione che lo ha ispirato

Il debutto di Musetti è stato preceduto da un momento altamente simbolico: l’omaggio a Rafael Nadal, leggenda del Roland Garros. Per Lorenzo, che ha vissuto quegli attimi anche da tifoso, è stato un momento toccante: “Vederlo lì con Roger, Andy e Nole… è stata una scena drammatica. La fine di un’era”.

Il legame con Nadal va oltre l’ammirazione a distanza. Musetti ricorda con emozione l’allenamento con lo spagnolo durante il suo primo Roland Garros, quando aveva appena 18 anni: “Abbiamo giocato un set, finì 6-1 o 6-0 per lui, ma fu un’esperienza indimenticabile”. E non dimentica nemmeno i complimenti ricevuti da Rafa il giorno dopo la vittoria su Wawrinka al Foro Italico: “Una grande soddisfazione”.

Obiettivo finale: la consacrazione

Con una classifica da top player, una forma in crescita e una motivazione palpabile, Lorenzo Musetti ha tutte le carte in regola per essere protagonista in questa edizione del Roland Garros. L’azzurro non si nasconde più: “Devo dimostrare giorno per giorno di meritare la mia classifica, ma il meglio deve ancora venire”.

Parigi può davvero diventare il teatro della sua definitiva consacrazione.

Potrebbe interessarti anche...

NEWS

PIù POPOLARI

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker Rilevato

Sembra che tu stia utilizzando un blocco degli annunci. Ci basiamo sulla pubblicità per finanziare il nostro sito. Consenti gli annunci sul nostro sito.