Musetti da sogno a Madrid: “Uno dei migliori match della mia vita”

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Una notte magica alla Caja Mágica

La terra rossa di Madrid ha consacrato definitivamente Lorenzo Musetti. In una prestazione scintillante, il talento di Carrara ha dominato l’australiano Alex De Minaur e ha raggiunto i quarti di finale del Mutua Madrid Open, assicurandosi matematicamente il suo ingresso nella Top 10 del ranking ATP. Un traguardo storico, non solo per lui, ma anche per il tennis italiano, che da lunedì potrà vantare due azzurri tra i primi dieci al mondo: Musetti e Sinner, con quest’ultimo già proiettato al numero uno.

Una crescita mentale e tecnica

La vittoria su De Minaur è arrivata in modo netto, ma è stata frutto di un percorso costruito passo dopo passo. “Non sapevo che con questa vittoria sarei entrato in Top 10, forse è stato meglio così”, ha raccontato Musetti sorridendo nel post-partita. “Ho giocato con la mente libera e credo sia stata la mia miglior partita dell’anno. Sul piano tattico non ho sbagliato praticamente nulla, lui faceva fatica a farmi punto”. Un dominio mentale e tecnico che ha impressionato, mostrando un giocatore ormai pienamente maturo.

Lorenzo non si è limitato alla consueta eleganza nei colpi: ha gestito il ritmo, imposto le variazioni e mantenuto il controllo dall’inizio alla fine. Ha ammesso solo una leggera insoddisfazione per alcune occasioni mancate nel primo set, ma la sua analisi riflette una consapevolezza inedita. “Dopo Monte-Carlo ho sentito che qualcosa è cambiato dentro di me. Ora ho la mentalità da Top 10. Naturalmente si può perdere, ma ho un atteggiamento diverso”, ha aggiunto.

Verso nuovi obiettivi, senza fretta

Il successo nella capitale spagnola rappresenta molto più di un semplice traguardo numerico. Dopo la delusione dell’infortunio a Buenos Aires, Musetti ha ricostruito fiducia e forma, partendo da Miami, dove ha ottenuto due vittorie convincenti prima di arrendersi solo a un superlativo Djokovic. “È stato un momento importante per capire che potevo fare bene in questa stagione su terra”, ha spiegato.

Guardando avanti, Musetti affronterà nei quarti il sorprendente Gabriel Diallo, autore dell’eliminazione di Grigor Dimitrov. Il match, in programma nella sessione serale del 1° maggio, si preannuncia aperto. “Lui non ha niente da perdere, io sono quello da battere. Ma con questa mentalità penso di potermela giocare”, ha detto Lorenzo, evidenziando quanto il suo approccio sia ormai centrato sull’equilibrio tra ambizione e lucidità.

Per ora, però, Musetti preferisce non farsi travolgere dai pensieri sul futuro. “Non voglio pensare a Roma, a Madrid, o al fatto che lunedì sarò Top 10. Voglio concentrarmi su tutto ciò di positivo che sto facendo vedere da settimane”. Un approccio maturo, da campione in costruzione, ma già pronto per giocarsi le sue carte contro chiunque.

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