“È scattato un click nella testa, sono un nuovo Ceck”
-Marco Cecchinato
STORIA- Il meraviglioso weekend appena trascorso è ancora vivido negli occhi tutti gli italiani, con le vittorie di Fabio Fognini a Bastad contro Richard Gasquet e di Marco Cecchinato a Umago contro Guido Pella, e il lunedì è ancora più dolce, scoprendo che il tennista ligure è il nuovo numero 14 al mondo, a -10 punti da Pablo Carreno Busta e dunque dal best ranking, mentre il palermitano approda a ridosso della top 20, con la posizione #22, un abisso, considerando che ad inizio anno era 107° al mondo.
Nella Race to London il tennista classe 1992 è 10°, quindi la seconda riserva per le Finals della O2 Arena, mentre il tennista di Arma di Taggia è dodicesimo, e le vittoria di ieri hanno ridato all’Italia due giocatori tra i primi 25 al mondo a distanza di 5 anni dall’ultima volta quando Fognini era 17° e Andreas Seppi 22°. Per la terza volta nella storia del tennis tricolore, due tennisti italici hanno vinto nello stesso weekend, dopo che la prima volta era accaduto nel 1977 con Paolo Bertolucci, vittorioso nell’Atp di Firenze e Corrado Barazzutti, trionfatore in quel di Charlotte, e nel 2016 con le vittorie del ligure ad Umago contro Andrej Martin per 6-4 6-1 e quella di Paolo Lorenzi, appena uscito dai primi 100 a 4 anni di distanza, in quel di Kitzbuhel contro Nikoloz Basilashvili. Sempre nell’anno dopo il successo, l’unico, in Coppa Davis del ’76, è stato l’ultimo in cui erano stati conquistati 4 titoli, mentre il 1991 è l’ultimo in cui furono vinti tre titoli.
In questo caso si tratta di due doppiette, il secondo titolo in carriera e del 2018 di Marco Cecchinato dopo quello da lucky loser a Budapest nel trionfo della svolta passando per la semifinale storica dell’exploit al Roland Garros, ed il settimo titolo in carriera del Fogna nazionale, a -3 da Adriano Panatta, che ha disputato 26 finali contro le 16 del classe ’87. Fognini inoltre ha scalzato Paolo Bertolucci vincitore di 6 titoli: con la doppietta di ieri, l’Italia conta 60 vittorie nel circuito maschile.
TOP 10- E’ dal 1979 che l’Italia non ha due giocatori nei primi 20 del mondo (furono Adriano Panatta e Corrado Barazzutti nella classifica del 28 maggio 1979, giorno d’inizio del Roland Garros) ed è probabile che lunedì prossimo questo storico tabù sarà sfatato. Tutto è nelle mani di Marco Cecchinato in gara ad Amburgo, dove sarà testa di serie numero 6: per il siciliano c’è Gael Monfils al primo turno, Albert Ramos Vinolas o Leonardo Mayer al secondo e Diego Schwartzman nei quarti. Fogna invece è di scena a Gstaad, da testa di serie #1 dopo aver vinto in Svizzera l’anno scorso, dove agli ottavi affronterà uno tra Zopp o Hanfmann, per poi aspettare (nelle peggiori delle ipotesi) Joao Sousa ai quarti, Andrey Rublev o Feliciano Lopez in semifinale, Bautista Agut o Borna Coric in finale. Una ghiotta occasione per mettere in cascina altri preziosi punti sul rosso prima della lunga campagna americana sul cemento. In questa lista è preceduto da Adriano Panatta (4), Corrado Barazzutti (7), Paolo Bertolucci (12), Fabio Fognini (13), Omar Camporese (18), Andrea Gaudenzi (18), Andreas Seppi (18), Renzo Furlan (19) e Francesco Cancellotti (21).
Il tennista palermitano ha dato ancora un seguito nella splendida cornice croata, vincendo lì dove Fognini è riuscito nel 2016 e Paolo Lorenzi ha perso l’anno scorso contro Andrey Rublev in finale. Ceck proverà già dalla Germania a dare la caccia top20, considerando che ha anche pochi punti da conquistare da qui a fine anno, è possibile un suo approdo, che permetterebbe all’Italia di riavere due italiani tra i primi 20 al mondo a 39 anni di distanza dell’ultima volta quando Corrado Barazzutti era n° 16 del mondo e Adriano Panatta n° 19.
Considerando i tanti alti e bassi dei giocatori, per i due italiani collezionare buoni risultati sarebbe essenziale per continuare a sognare anche per la top10 e per un accesso alle Finals di Londra dato che il tennista siciliano, nel solo 2018, ha già collezionato 1631 punti Atp. Il nono è John Inser con 2220. Fabio Fognini invece è numero 12 con 1600 punti. Tra loro c’è Kei Nishikori con 1610 punti. Insomma, sognare in grande, ora, è lecito! E secondo voi? Ceck riuscirà ad entrare tra i primi 20? E Fognini migliorerà il suo best ranking?