Masters 1000 Roma: analisi del tabellone

Ci saranno tutti i top 10 al Foro Italico, ad esclusione di Milos Raonic. Sei italiani in tabellone: Vanni, Bolelli, Gaio, Donati, Fognini e Lorenzi, più Caruso, Cecchinato, Arnaboldi, Napolitano, Quinzi, Fabbiano, Mager e Marcora a giocarsi un posto per il main draw nelle qualificazione. Possibile semifinale Federer-Nadal, cammino insidioso per Djokovic.

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FEDERER C’È – Non mi iscrivo, la terra battuta non ha più bisogno di me. O forse si. Lo sapeva fin dall’inizio Roger Federer: Roma senza FedExpress non è Roma, il fascino già altissimo del torneo si ridurrebbe con la sua mancata partecipazione, e alla fine è arrivato il verdetto. Dopo la delusione di Madrid, i dubbi hanno fatto da padroni nella sua testa, ma per lui si tratta di una delle ultime occasioni di giocare sul Centrale della Capitale al top della forma. E così se la vedrà con uno fra Cuevas e Lorenzi, quest’ultimo entrato nel main draw grazie ad una wild card. I suoi fan e quelli di Nadal (nella stessa parte del tabellone di Federer) già pregustano uno scontro fra titani che non arriva dal gennaio 2014, quando Rafa sconfisse Roger in semifinale agli Australian Open. I due non avranno vita facile però, durante il loro cammino: ci sono giocatori come Berdych, Dimitrov, Anderson e Kohlschreiber sulla strada dello svizzero; Wawrinka, Simon e Isner su quella dello spagnolo, senza escludere le sorprese.

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IL GRANDE FAVORITO – Si è riposato una settimana Novak Djokovic, il più in forma di tutti. E forse anche il più furbo di tutti. Già, perchè Nole è un giocatore fenomenale, ma anche un notevole stratega: a Madrid non aveva nessun punto da difendere, considerando la mancata partecipazione alla scorsa edizione, perciò la scelta di una settimana sabbatica è stata decisamente giustificabile. Il numero uno del mondo si è diviso tra Montecarlo e Roma durante gli allenamenti settimanali, e se la vedrà con il vincente fra il nostro Luca Vanni e un Almagro che deve ritrovare una cera che sembra ormai definitivamente smarrita. Nole è, ovviamente il grande favorito, ma tra le prime quattro teste di serie, è quello che – a vista d’occhio – ha il tabellone più difficile: possibile quarto di finale con Kei Nishikori, uno dei più in forma del circuito, e semifinale con Murray o Ferrer. Senza considerare che sulla sua strada ci saranno terraioli insidiosi come Lopez, Bautista-Agut e nomi importanti come Cilic e Tsonga. Djokovic prova a trionfare per l’ennesima volta in stagione.

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MURRAY & CO. – E’ stata una grande stagione fin qui anche per Andy Murray, galvanizzato anche dal recente ingresso di Jonas Bjorkman nel suo staff. Arriva da un trionfo su terra battuta a Monaco di Baviera e da un grande cammino a Madrid, ci sono tutti i presupposti per vedere un grande Murray a Roma. Potrebbe di nuovo incontrare Lukas Rosol al secondo turno, dopo lo scontro verbale fra i due in Germania, se il ceco batterà Chardy: quarti di finale da difendere per il francese che l’anno scorso eliminò Federer dal torneo. Appena sotto Murray ci sono Nishikori e Ferrer che, zitti zitti, stanno impilando grandi risultati: il giapponese sembra sempre di più un giocatore completo, adattabile in maniera straordinaria anche sulla terra rossa, e lo spagnolo ha grande tradizione a Roma. Per i due, rispettivamente, ci sono i vincenti di Gulbis-Vesely e Gasquet con un qualificato. Ancora più in basso, nella griglia di partenza, ci sono uno Stan Wawrinka che non sembra volerne sapere di ritornare quello del 2014 e Tomas Berdych, che dopo la finale a Montecarlo e l’ottimo cammino a Madrid ha ritrovato motivazioni importanti. Stan si troverà davanti un qualificato oppure Juan Monaco, mentre il ceco se la vedrà molto probabilmente con Giraldo, che secondo i pronostici non dovrebbe avere troppi problemi a battere la wild card Donati, azzurro vincitore di una wild card.

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GLI ITALIANI – Il nostro numero uno Fabio Fognini è apparso al top solo nei due incontri contro Rafael Nadal in stagione, nei quali ha trionfato in maniera splendida per due volte, e ha davvero bisogno di una performance che ci faccia ricredere sul suo conto. Il match contro l’americano Johnson è abbordabile, ma quando c’è Fabio non si può mai sapere. Eventualmente, al secondo turno potrebbe ritrovare Grigor Dimitrov, se il bulgaro batterà Jerzy Janowicz. Riflettori anche su “Lucone Vanni“, apprezzatissimo per i suoi sacrifici  e recenti risultati che sembrano essere il coronamento di una carriera passata in un’eterna gavetta: per lui Nicolas Almagro, avversario battibile considerando la forma di Vanni e quella dello spagnolo. Simone Bolelli sarà impegnato nell’incontro più spettacolare, potenzialmente: scontro di rovesci bimani tra lui e lo spettacolare Dominic Thiem, promessa del tennis mondiale. Gaio e Donati, i due vincitori delle wild card messe a disposizione dalla FIT saranno rispettivamente impegnati con Leo Mayer e Santiago Giraldo, non proprio inesperti su terra battuta. L’ultimo azzurro entrato direttamente al main draw è Paolo Lorenzi che grazie ad una wild card potrà giocarsi un ipotetico secondo turno con Pablo Cuevas, uruguagio sconfitto da Federer in finale nella prima edizione dell’ATP 25o di Istanbul.

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