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Matteo Berrettini: “Devo ritrovare il giusto ritmo”

Matteo si sta riprendendo dall’infortunio subito agli Australian Open, che gli ha impedito di giocare gli ottavi di finale con Tsitsipas. L’azzurro stava disputando un ottimo inizio di stagione: solo due sconfitte per lui, al terzo turno di Antalya contro Bublik e in finale alla ATP Cup contro Medvedev, dopo aver battuto Thiem, Monfils e Bautista Agut. Agli AO aveva battuto Kevin Anderson, Tomas Machac (un giovane ceco davvero promettente, il nuovo Berdych?) e Karen Khachanov prima di ritirarsi.

Matteo tonerà a giocare in singolare nel Masters 1000 di Montecarlo, contro il vincente tra il giovane spagnolo Davidovich Fokina e l’Aussie De Minaur. Questa settimana però ha giocato il torneo in doppio di Cagliari con il fratellino Jacopo. I due si sono arresi al super tiebreak in semifinale contro Bolelli e Molteni.

Matteo ha rilasciato alcune dichiarazioni a Supertennis. “Abbiamo vissuto tante belle emozioni in campo in questi giorni, è vero, a maggior ragione pensando che in questo periodo non è facile poter avere la famiglia accanto durante un torneo. E poi era davvero tanto tempo che mia madre non ci vedeva giocare in un torneo, tanto più del circuito ATP”.

Il romano ha poi continuato: “Il mio problema agli addominali era piuttosto complicato e serviva massima attenzione perché provando a lavorare per rinforzare una zona si deve comunque evitare di appesantirne altre, per non incorrere in ulteriori problematiche. Per quel che riguarda Ajla, le ho insegnato pure un po’ di italiano e ho notato come in quella zona del mondo sono portati per imparare le lingue. Farle da coach nelle partite? Cerchiamo soprattutto di aiutarci a vicenda, anche se il tennis femminile è un po’ diverso da quello maschile, ma lo facciamo con affetto, proprio per essere il più possibile di supporto uno all’altra”.

“I miei programmi? Credo non sia il caso di aspettarsi troppo fin da subito, proprio perché devo darmi il tempo necessario a ritrovare il giusto ritmo, comunque prossima settimana giocherò il Masters 1000 a Montecarlo, poi Belgrado, una settimana di allenamento, quindi gli appuntamenti di Madrid e Roma. Spero davvero di arrivare al top della condizione per gli Internazionali d’Italia, il torneo a cui tengo di più, nella mia città”.

Infine Berrettini ha parlato della coppa a squadre più ambita dai tennisti: “La Coppa Davis? Siamo un gruppo numeroso, soprattutto di ragazzi che hanno grande voglia di fare bene per l’Italia.. Fin da piccolo è sempre stata uno dei miei pallini questa competizione, onestamente Filippo Volandri non ha certo un compito facile con tutta questa abbondanza ma sono certo che faremo di tutto per toglierci delle soddisfazioni”.

Thomas Scarinzi

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