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McEnroe: «il più talentuoso è Kyrgios»

Quando si parla con John McEnroe non si deve mai dare per scontato niente, specialmente nelle dichiarazioni. L’ex numero 1 al mondo, fresco coach del team resto del mondo alla Rod Laver Cup, ha rilasciato un’intervista durante il Senior Masters. La chiacchierata ha spaziato all’incirca su tutto quello che concerne le ultime settimane tennistiche: Nick Kyrgios, Davis, Federer e Nadal, ma non è mancata un’appendice sul film che lo vede protagonista.

ALLENARE KYRGIOS? MAGARI – Proprio questo è uno dei punti salienti della chiacchierata rilasciata all’agenzia EFE: «se mi dovesse chiedere, accetterei senza indugio, a mio parere è il tennista di maggior talento nel circuito» e il riferimento era alla nuova generazione: «per allenare qualcuno, quel qualcuno deve sentire il bisogno di avermi come allenatore. Nick è un campione e ho avuto la fortuna di essere il suo coach durante la Laver Cup. Ripeto, se mi chiedesse di allenarlo accetterei subito». L’intervista si è poi spostata sull’argomento Davis: «dovrebbero portare le partite al meglio dei due su tre. Probabilmente come trofeo renderebbe di più se fosse giocato una volta ogni due anni e per una durata superiore alla settimana. Però devo ammettere che è stato comunque un onore per me, in passato, rappresentare il mio paese in un torneo del genere».

SU ROGER E RAFA – Non poteva ovviamente mancare la domanda sull’impressionante stagione di Federer e di Nadal, e McEnroe è chiaramente rimasto estasiato: «nessuno, e ripeto nessuno, si aspettava che potessero giocare così e ottenere ancora questi risultati alla loro età. Devo dire che è stata una forte sorpresa per tutti. Penso che se avessero detto ad inizio stagione a Nadal che sarebbe stato il numero 1 del mondo al termine della stagione, lui stesso non ci avrebbe creduto. Idem per Roger, darlo per vincitore a Melbourne e Wimbledon ad inizio anno era da folli. Il tennis ha guadagnato tantissimo da questo strano 2017». L’ultima battuta non poteva essere che per l’attesissimo film su di lui e su Borg, ma l’ex tennista americano ha affermato che alcuni aspetti del film sono stati inventati: «non ho visto il film al cinema, ma su un portatile. Ammetto di essere rimasto un po’ deluso: è strano quando vedi un film su di te, su una parte della tua vita, su una delle più importanti partite della mia vita, ma inventano le cose. Potevano soffermarsi maggiormente su certi aspetti. Ritengo sia un peccato, poteva essere un film incredibile».

Giovanni Romano

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