Miami: Il Pagellone maschile

Si è appena concluso il secondo Master 1000 del 2015, il Miami Open. Le due settimane californiane hanno confermato il dominio di Djokovic, ma anche il ritorno di Murray, e le difficoltà di Nadal. Abbiamo visto un Isner in grande forma, un Nishikori deludente, il “solito” Berdych. E molto altro ancora. Assegniamo dunque i voti ai principali protagonisti del “Miami Open” 2015.

Novak Djokovic: voto 9
“I grandi giocatori vincono giocando bene, i fenomeni trionfano giocando male”. In questo torneo, più che mai, Nole ha dimostrato quanto questa affermazione sia vera. Il numero 1 si è trovato più volte in difficoltà. Ha perso set un po’ contro tutti, ha sofferto con Dolgopolov e con Ferrer. In finale, per lunghi tratti è stato inferiore all’avversario, e ne è uscito grazie a qualità fisiche e mentali straordinarie. Insomma, la Florida non ha visto un Djokovic al 100%, ma nonostante tutto ha trionfato qui per la quinta volta, concludendo un inizio di stagione da incorniciare. Gli avversari devono preoccuparsi?

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Andy Murray: voto 8 1/2
Lo scozzese, che a breve convoglierà a nozze, ha provato a confezioanre alla sua sposa un regalo. Alla fine, ha ricevuto un uovo di pasqua , nel terzo set della finale. Ma, nel complesso, ha giocato un grande torneo. In finale, ha tenuto testa a Djokovic e, per buona parte della partita, ha mostrato il gioco migliore. Ha tenuto una strategia aggressiva, mancanza spesso imputatagli dagli addetti ai lavori. Non è riuscito nell’impresa per due motivi: il primo è un crollo fisico subito all’inizio del terzo set. Il secondo, si chiama Djokovic.


John Isner: voto 8

“Long John”, il gigante buono, è tornato una macchina da ace. Ma non solo. L’americano ha disputato un torneo straordinario soprattuto da fondo campo, smentendo tutti i suoi detrattori e togliendosi di dosso l’etichetta del “solo servizio”. Nelle due settimane del torneo, ha messo in riga due top 10, Raonic e Nishikori, e si è fermato solo contro il muro di gomma di Novak Djokovic, davvero troppo per lui.

Tomas Berdych: voto 7
Il ceco, ormai, è definitivamente il “perdente di lusso”, che fa il compitino, e perde contro i più forti. Anzi, per essere arrivato in semifinale deve ringraziare Bernard Tomic, che ha sprecato innumerevoli match point che avrebbero stoppato la corsa di Berdych. Riuscirà Tomas a stupire tutti, e a realizzare finalmente un exploit?

David Ferrer: voto 7 1/2
Potrà sembrare strano che un semifinalista abbia preso un voto inferiore ad uno che perso nei quarti. Ma Ferrer, l’ultimo tennista dalla bassa statura, non smette di impressionare.
Dopo una carriera lunghissima, a 33 anni, continua ad essere competitivoe a dare il meglio su ogni palla.  A Miami si è spinto fino ai quarti, dove ha lottato contro RoboNole, al contrario di come la sconfitta in due set possa far sembrare. Ora per lui arriva la parte di stagione più congeniale, dove potrà dire la sua in ogni torneo.

Kei Nishikori: voto 6
Il nipponico punta al numero 1, e tutti, dopo la finale agli Us Open, lo vedono come futuro dominatore del tennis. Intanto ,però, delude non poco in questa prima parte di 2015. A Key Biscane asfalta tutti gli avversari fino ai quarti. Qui, però, la magia si spezza, di fronte ad un Isner ispiratissimo. La straordinaria prestazione di Long John, però, non giustifica la pessima prova di Nishi. Il giapponese, infatti, ha giocato un pessimo match, con tanti errori e molti regali. Le sue qualità sono indiscutibili, ma il tempo passa inesorabile, anche per lui.

Dominic Thiem: voto 7+
Il giovane austriaco ha impressionato a Crandon Park. Ha raggiunto i quarti disputando un torneo fantastico, sconfiggendo un solidissimo Mannarino, e perdendo con onore contro Murray. C’è ancora qualcosa da sistemare, ma se continuerà così, potrà ambire alla vetta del circuito ATP. Poco ma sicuro.

Edouard Mannarino: voto 7-
Giocatore non caratterizzato dalla potenza, ma da una intelligenza tattica fuori dal comune. Dopo l’ottimo torneo di Indian Wells, anche in Florida il transalpino si ripete, firmando una delle sorprese del torneo, ovvero la vittoria su Wawrinka. Non sarà un tennista capace di grandi acuti, ma sicuramente è un osso duro, per tutti.

Alexandr Dolgopolov: voto 6 1/2
L’ucraino dal grande estro e dall’immenso talento, è arrivato ad un passo dall’impresa. Contro Djokovic si è trovato avanti di un set e di un break. Fino a quel momento aveva messo in mostra un livello altissimo, con alcune delle sue magie. Ad un certo punto, però, il buio. Complice anche la crescita di Nole, il tennista di Kiev ha visto piano piano la partita sfuggirgli di mano, e addirittura ha subito un 6-0 finale. Questo per lui è un torneo sicuramente positivo. Ora, però, deve trovare continuità.

Rafael Nadal: voto 5
Rafa ha spaventato tutti i tifosi prima del torneo. In allenamento, infatti, è caduto, facendosi male alla caviglia. Alla fine, però, a deciso di partecipare comunque. Ma la sua corsa è stata molto breve. Nel primo turno l’iberico ha affrontato Fernando Verdasco, con cui aveva perso l’ultimo confronto diretto. E, anche questa volta, Nadal è crollato sotto i colpi di Nando, facendo un passo indietro dopo i miglioramenti mostrati ad Indian Wells.

Stan Wawrinka: voto 4
Un’altra delusione. Dopo la pessima figura rimediata in California, anche a Key Biscayne lo svizzero subisce una pesante sconfitta. Senza togliere i meriti a Mannarino, ma Wawrinka, campione agli Australian Open 2014, non può permettersi di perdere al primo turno nei primi due master 1000 dell’anno. Adesso arriva la pesante cambiale di Monte Carlo, dove dovrà necessariamente alzare il livello.

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