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Mubadala World Tennis Championship: David Goffin sorprende Andy Murray, Rafael Nadal doma MIlos Raonic

Continua a regalare emozioni il Mubadala World Tennis Championship, l’esibizione che inaugura, con qualche giorno d’anticipo, la stagione tennistica. Le prime due teste di serie del torneo, alla vigilia grandi favorite, sono infatti già cadute: il nuovo numero 1 del mondo Andy Murray, il vero protagonista del finale di 2016 e decisamente l’uomo da battere degli ultimi mesi, si è lasciato sorprendere da un ottimo David Goffin, che sta dimostrando ad Abu Dhabi uno stato di forma invidiabile e supera anche lo scozzese; Milos Raonic, inveceI, si deve arrendere al terzo parziale a  Rafael Nadal, che dà seguito all’ottima prestazione di ieri. A margine, vi è anche il successo di Jo-Wilfried Tsonga, che si prende una piccola soddisfazione sconfiggendo nella “finalina” Tomas Berdych.

D.Goffin b. A.Murray 7-6(4) 6-4

Sembra non volersi più fermare David Goffin, che, all’esordio ad Abu Dhabi, firma la prima sorpresa della nuova stagione: deve infatti arrendersi al suo cospetto il neo numero 1 del mondo Andy Murray, reduce dal trionfante finale di 2016 e determinato, come lui stesso aveva dichiarato, a partire nel miglior modo possibile per tentare un assalto agli Australian Open, il primo Slam stagionale. Lo scozzese, però, a differenza delle ultime uscite è apparso tutt’altro che al meglio, probabilmente ancora appesantito dal lavoro della off-season, e lo ha pagato venendo sconfitto in due set, sprecando anche qualche possibilità. L’avvio di match è molto equilibrato, con i servizi a farla da padrone ed entrambi i tennisti che difendono senza troppe difficoltà i propri turni di battuta. Il belga, vittorioso nella giornata di ieri su Jo-Wilfried Tsonga, continua ad impressionare e a mettere in mostra un ottimo stato di forma: rapido, preciso e costante, Goffin resta saldamente attaccato al punteggio. La conclusione dunque non può che essere il tie-break, in cui è proprio il numero 11 del ranking a spuntarla, con il punteggio finale di 7 punti a 4.

Murray, che per la prima volta in carriera deve cedere un set al belga, non subisce il contraccolpo e, anzi, cambia marcia, riuscendo finalmente a strappare il servizio al rivale e issandosi sul 4-2, con la possibilità di allungare. Il numero 1 però non approfitta della situazione, e Goffin si rialza immediatamente, mette a segno il contro-break con alcune grandi risposte e inanella una serie di quattro game consecutivi che gli regalano il successo. Grazie al primo trionfo ai danni dello scozzese, dunque, il belga avanza ancora nel tabellone ed approda all’atto decisivo.

R.Nadal bl. M.Raonic 6-1 3-6 6-3

In finale, Goffin vivrà nuovamente una “prima volta”: di fronte a lui, infatti, ci sarà Rafael Nadal, mai affrontato precedentemente, nonostante entrambi si trovino al vertice del nostro sport. Lo spagnolo infatti ha avuto la meglio nella seconda semifinale di giornata di Milos Raonic, numero 3 del ranking, grazie ad un’altra grande prova, confermando dunque le ottime sensazioni di ieri in vista degli eventi più importanti del prossimo mese. Il bombardiere canadese, che nell’ultima uscita del 2016 aveva dato del filo da torcere proprio ad Andy Murray, è stato travolto nei primi giochi dall’aggressività dell’iberico, bravo a mettere sotto pressione al rivale e a prendere immediatamente il largo: in pochi minuti, dunque, Rafa piazza il break e si issa sul 3-0. Il micidiale servizio di Raonic quest’oggi non fa la differenza, e nello scambio lungo il numero 3 del mondo deve spesso cedere di fronte alle accelerazioni dell’avversario, che allunga nuovamente e vola addirittura sul 5-0. Questa volta, a differenza di ieri, Nadal non riesce a concludere il bagno, ma lo sostanza non cambia, e il primo set si chiude con un netto 6-1 in favore del tennista di Manacor.

Nella seconda frazione, il copione apparentemente non cambia: già nel quinto gioco, infatti, il canadese si ritrova in difficoltà, ed è costretto a fronteggiare ben due palle break che metterebbero probabilmente fine all’incontro, se convertite. Finalmente, però, Milos tira fuori due ottime prime di servizio che lo tirano fuori dai guai. Scampato il pericolo, qualcosa cambia per Raonic, che per la prima volta si fa minaccioso in risposta, riuscendo, infine, a scardinare la battuta del rivale. Ora il numero 3 ha guadagnato fiducia, e, forte del break di vantaggio, diventa implacabile, archiviando con il punteggio finale di 6-3 il secondo parziale. L’inizio del set decisivo è equilibrato, ma la svolta arriva già nel quarto game, quando lo spagnolo ritrova l’efficacia in risposta e, aiutato dal nastro sulla chance di break, toglie la battuta all’avversario, piazzando così l’allungo decisivo: non può nulla infatti da questo momento Raonic, che, alla fine, è costretto ad alzare bandiera bianca, con il punteggio di 6-3.

Prosegue dunque il cammino di Nadal, che domani potrà misurare ancora la propria condizione contro un avversario in grande forma come Goffin. Raonic, invece, affronterà nella finale per il terzo/quarto posto proprio Andy Murray, nella riedizione della semifinale delle ATP Finals.

I risultati:

J-W.Tsonga b. T.Berdych 6-7(5) 6-3 10-3

D.Goffin b. A.Murray 7-6(4) 6-4
R.Nadal b. M.Raonic 6-1 3-6 6-3

IN AGGIORNAMENTO

Giacomo Marchetti

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