Un infortunio nel momento clou
La stagione di Lorenzo Musetti sembrava aver trovato la sua consacrazione. Dopo una primavera straordinaria sulla terra rossa, culminata con la semifinale al Roland Garros, il talento di Carrara è stato costretto a fermarsi sul più bello. Durante la sfida contro Carlos Alcaraz, che lo aveva già battuto a Monte Carlo e a Roma, Musetti aveva mostrato un tennis scintillante nei primi due set, prima di cedere sotto i colpi del dolore a inizio del quarto set. La diagnosi, confermata da una risonanza magnetica, parla di una lesione di primo grado all’adduttore della gamba sinistra.
Secondo il suo allenatore Simone Tartarini, “esistono tempi tecnici per il recupero e forzare non avrebbe senso”. Il coach ha anche sottolineato come i numerosi impegni su terra abbiano messo a dura prova il fisico del tennista: “Per ottenere certi risultati bisogna spingere il corpo al limite. Stiamo cercando di capire l’origine di questi problemi per prevenirli in futuro.”
Queen’s Club: un’assenza che pesa
L’infortunio costringerà Musetti a saltare il Queen’s Club Championships, torneo fondamentale per la preparazione a Wimbledon. Il torneo londinese su erba rappresentava non solo un test tecnico importante, ma anche un’occasione per difendere i 330 punti conquistati nella finale dello scorso anno. L’assenza comporterà quindi un duro colpo al ranking ATP: Musetti scenderà dalla sesta alla settima posizione, scavalcato da Taylor Fritz, attualmente in gara a Stoccarda.
L’esclusione dal Queen’s rappresenta anche una penalità regolamentare. Secondo le norme ATP, i giocatori nella top 30 devono disputare almeno cinque tornei di categoria 500 durante la stagione, e Musetti non potrà più raggiungere questo numero.
La corsa contro il tempo verso Wimbledon
Il forfait al Queen’s lascia ora un grande punto interrogativo sulla partecipazione di Musetti a Wimbledon. Lo scorso anno il toscano fu protagonista di una cavalcata emozionante fino alla semifinale, arrendendosi solo a Novak Djokovic. Le aspettative per l’edizione 2025 erano altissime, anche alla luce del grande salto compiuto quest’anno, che lo ha visto affermarsi come il numero 6 al mondo e finalista a Monte Carlo, oltre che semifinalista a Madrid, Roma e Parigi.
Sui social, il tennista ha mostrato segnali incoraggianti, postando foto dal lettino dell’ospedale con la didascalia “Loading”, seguite da video delle prime fasi di riabilitazione in acqua. Ma i tempi di recupero stimati sono di almeno due settimane, e ciò mette a rischio la sua stessa preparazione in vista dei Championships.
Un talento da tutelare
Il 2025 di Musetti ha già confermato il suo status tra i big del circuito, ma questo stop evidenzia quanto sia fragile l’equilibrio tra prestazione e salute nel tennis professionistico. Come ricordato dallo stesso Tartarini, “anche i migliori, da Alcaraz in giù, sono stati costretti a fermarsi”. La priorità ora è salvaguardare il fisico del giovane azzurro, affinché possa tornare al meglio nella seconda parte di stagione.
Nel frattempo, i tifosi italiani restano con il fiato sospeso, sperando che il sogno di Wimbledon non svanisca sul nascere.