NextGen ATP Finals: Khachanov e Shapovalov perdono, ma il primo a sbagliare è Bernardes

L'arbitro brasiliano si è dimenticato della regola del "no let" ed ha chiamato il primo servizio che ha colpito la rete ed è entrato in campo. Grande spettacolo a Milano.

Il primo a sbagliare è stato Bernardes. Il giudice di sedia che ha alle spalle anni e anni di onorata carriera, al primo servizio che ha toccato la rete ed è entrato in campo ha avvicinato la bocca al microfono, e ha pronunciato: “let first…”, per poi accorgersi di essere a Milano, dove il let vale come un servizio normale, quindi da non ripetere. Per il resto, l’atmosfera nei primi due match di giornata è stata davvero entusiasmante, e i giocatori hanno apprezzato tutte le novità apportate. L’unica che li ha lasciati un po’ perplessi (soprattutto Khachanov) è stata quella dell’occhio di falco live, che ha chiamato “out” delle palle che, a occhio umano, sembravano dentro le bianche righe del campo Ma non intendiamo certo metterci contro la tecnologia, no?

“Aumenta il ritmo, ma non avere fretta”. Questo il mantra che Galo Blanco ha ripetuto spesso al suo assistito Karen Khachanov dopo la fine di ogni set. Dall’altra parte, Medvedev è andato sull’ottovolante nel primo parziale con più bassi che alti, per poi tirar fuori tutto il talento di cui è dotato che gli ha permesso di vincere la partita. I due hanno dato spettacolo e il pubblico milanese è sembrato entusiasta oltre che per il gioco, anche per l’ambiente di contorno. Daniil ha trovato la quadratura nel secondo set mettendo in campo alcuni rovesci lungolinea da far girar la testa al povero Karen, che è comunque stato capace di rispondere colpo su colpo e di trovare delle difese incredibili. In particolare, il punto che ha mandato a set point il numero sette del seeding è stata una rivisitazione dell’antico pittino, in cui però in questo caso la palla non è praticamente mai rimbalzata. Medvedev dopo la vittoria della seconda frazione è poi riuscito a trovare solidità, mentre Khachanov ha sbagliato molto e, nel quarto set, dopo aver perso anche il terzo, si è quasi concesso al connazionale che ne aveva certamente di più. Sul match point è stato fatale un errore di rovescio di Karen, chiamato “out” dalla profonda voce di hawk-eye. Il residente di Dubai può rimproverasi anche di non essere quasi mai sceso a rete quando ne ha avuto l’occasione, forse anche per mancanza di coraggio.

Il secondo match di giornata ha visto Shapovalov arrendersi a un ottimo Hyeon Chung. Nonostante il grandissimo inizio, il canadese (uno dei principali favoriti per la vittoria finale) non è più riuscito a mettere in difficoltà il coreano, sbagliando molto e commettendo diversi errori tattici. Comunque, il nativo di Tel Aviv si è tirato più volte fuori da situazioni di svantaggio con degli ace, mostrando la stoffa del campione. Per lui quella di domani potrà già essere la partita decisiva.

NextGen Finals, round robin:

[7] D. Medvedev b. [2] K. Khachanov 2-4 4-3(6) 4-3(6) 4-2

[6] H. Chung b. [3] D. Shapovalov 1-4 4-3(5) 4-3(4) 4-1

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