Categories: CIRCUITO ATP

Nick Kyrgios: niente Estoril e Madrid, arrivederci a Roma (forse)

Risale a ieri il post pubblicato da Kyrgios:

Tradotto: “Come molti sanno sto combattendo contro un infortunio al gomito dall’incontro Australia-Germania di Coppa Davis a Brisbane. Ho fatto tutto quello che ho potuto per rimettermi in sesto solo attraverso il riposo e i trattamenti, ma ho ancora male e non sono in grado di giocare al livello che mi serve per competere al top.

Ho deciso di dare ascolto al fisioterapista e ai medici e di sottopormi a un’iniezione di cortisone direttamente al gomito. Questo significa che non potrò giocare a Estoril o a Madrid, cosa di cui sono molto dispiaciuto. Adoro il clima di Estoril, è dove ho disputato la mia prima finale ATP e i fan e l’organizzazione sono fantastici, auguro il meglio a Joao e a tutto il suo team. Spero di tornarci nel 2019. Mi scuso con i miei fan di Estoril e Madrid ma ho necessità di sistemare questo problema una volta per tutte, in modo da poter competere al livello richiesto, spero che capiate.

Grazie per il supporto costante”

POCHI TORNEI – Secondo forfait consecutivo nel 250 portoghese di Estoril, mentre abbandonando anche Madrid Nick perderà i pochi punti guadagnati l’anno scorso, quando venne sconfitto da Nadal in ottavi di finale. L’ultimo match giocato è del 13 aprile, ossia la sconfitta arrivata al secondo turno per mano di Ivo Karlovic a Houston. Il giocatore aussie, sceso di poco fino alla posizione n. 25 del ranking, mantiene ancora in programmazione Roma, torneo nel quale ha tutto da guadagnare (non avendolo giocato la passata stagione), ma non è improbabile che i tempi di ripresa si dilatino ulteriormente costringendolo a saltare, allora, anche il Roland Garros e perciò l’intera stagione sulla terra. Vero è che le maggiori quantità di punti da difendere Kyrgios le ha avute all’inizio dell’anno e le avrà di nuovo verso la fine – con i Master 1000 sul cemento –, ma a questo punto è logico chiedersi se questa frequente tendenza allo stop per motivi fisici non possa diventare un problema serio per il futuro del 21enne australiano; quest’ultimo è, infatti, il 13esimo ritiro da lui annunciato nell’anno solare: una cifra piuttosto allarmante.

Riccardo Artuso

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