Novak Djokovic: “A Parigi mi sento a casa. Le sconfitte al RG con Nadal e Wawrinka sono state dolorose”

Novak Djokovic durante il suo match di esordio a Montecarlo

Continua a migliorare, giorno per giorno e partita dopo partita: Novak Djokovic sta ritrovando il suo tennis col passare del tempo e oggi contro Roberto Bautista Agut abbiamo potuto vedere un miglioramento enorme, anche a livello fisico come mostrato anche con i soliti muri difensivi alzati. “È stata una grande battaglia, quasi quattro ore, dopo l’ultimo periodo in cui non riuscivo giocare molti game, è bello tornare a vincere in questo modo, penso che sia stato un ottimo test per me, ho dovuto e voluto vincere la vittoria e l’ultimo set è stato quello che ho giocato meglio in tutto il torneo. La buona notizia è che non mi sento esausto, non vedo l’ora di affrontare la prossima sfida.” ha detto un sorridente Nole in conferenza stampa.

Novak Djokovic

“Aver vinto una partita del genere e aver giocato così bene durante il primo set, la metà del secondo e tutto il quarto, mi dà molta fiducia”, continua il serbo, a cui viene chiesto della rottura della racchetta dopo il secondo set: “È stato un punto molto importante, che avrei potuto vincere, ma la pallina ha colpito la parte superiore della rete. In tali circostanze, le emozioni vengono fuori e talvolta trasmettono il peggio di te. O il meglio, dipende da come la si vuole interpretare “, spiega il classe ’87: “È successo poche volte questo tipo di situazioni nella mia carriera, ma talvolta mi hanno aiutato a rilasciare quella tensione che ho dentro di me e darmi una svegliata nel corso del match. A volte non accade, quindi è difficile dire ciò che è giusto. Io non sono orgoglioso di questo, ad essere onesto non mi piace farlo ma a volte succede.”
Il serbo si sente onorato di tutto l’amore che ha ricevuto dagli spalti negli ultimi tempi, periodo non è riuscito ad esprimersi al suo miglior livello. “Sono felice di poter ricevere questo sostegno qui o a Roma, è stato incredibile, mi sento a casa, tutto ciò che posso dire è grazie”, dice il tennista di Belgrado. Dunque, esprime il suo parere riguardo il possibile miglioramento anche da una sconfitta: “Si impara di più dalle sconfitte che dalle vittorie. Sempre. Una sconfitta ti mette in una posizione in cui ti chiedi dove sei. È qui che è essenziale saper gestire le emozioni e capire come si può migliorare per affrontare la prossima sfida e non mollare mai.” E riguardo le sconfitte più brucianti ma che lo hanno aiutato molto soprattutto per i successi futuri come Wimbledon: “Forse un paio di sconfitte nella finale del Roland Garros, come con Rafael Nadal e Stan Wawrinka. Quelle sconfitte mi hanno fatto tanto male. Ma per mia fortuna, tutto è passato velocemente grazie alla vittoria di un altro grande Slam come Wimbledon, vinto subito in entrambi i casi. Giocare questo torneo motiva ancora una volta e sono riuscito a superare quelle sconfitte grazie anche alle successive vittorie che mi hanno dato una grande dose di fiducia. Ogni sfida è un’opportunità per crescere, imparare e capire di più riguardo la mia forma.”

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