Novak Djokovic non ha intenzione di fermarsi. Malgrado i segni del tempo e un rendimento più altalenante rispetto al passato, il 24 volte campione Slam guarda avanti con decisione: l’obiettivo dichiarato è arrivare fino alle Olimpiadi di Los Angeles 2028. Un traguardo ambizioso che testimonierebbe non solo la sua longevità sportiva, ma anche la fame di successi che ancora lo anima.
A rivelare le intenzioni del tennista serbo è stato Thierry Guibert, CEO di Lacoste, storico sponsor tecnico di Djokovic, che in un’intervista al quotidiano francese L’Équipe ha confermato che le trattative per prolungare il contratto sono in corso. “Novak vuole arrivare almeno fino ai Giochi di Los Angeles. Non ho alcun dubbio che troveremo un terreno comune nelle prossime settimane”, ha dichiarato Guibert, lasciando intendere che il legame tra il brand francese e il numero uno di sempre del tennis moderno sia destinato a proseguire ancora a lungo.
La fiducia del marchio transalpino arriva in un momento cruciale per la carriera del campione, oggi 37enne, che sta affrontando una fase di calo fisico e mentale. Ma Lacoste continua a scommettere sul carisma e sul valore simbolico del serbo, che rappresenta ancora un’icona globale per il mondo dello sport.
Djokovic non ha nascosto le difficoltà che sta attraversando. Dopo la sorprendente sconfitta subita per mano di Matteo Arnaldi al Masters 1000 di Madrid, ha parlato apertamente dei limiti imposti dall’età. In conferenza stampa, ha ammesso che il suo corpo non reagisce più come un tempo e che “recuperare tra una partita e l’altra diventa complicato”.
Nonostante tutto, la voglia di competere è rimasta intatta. Intervistato dalla rivista americana Business Traveler, il serbo ha offerto uno sguardo profondo e umano sulla sua determinazione: “Oggi per me è difficile raggiungere i risultati che ottenevo quando ero al massimo. Non significa che non potrò mai più farlo. Ma quella grandezza cambia forma, e questo perché sei una persona diversa ogni anno, ogni mese e settimana. […] Io ancora… continuo a non sentire che sia abbastanza per me”.
Dietro alla scelta di proseguire c’è anche il desiderio di tagliare altri traguardi storici: il 25° titolo del Grande Slam e il 100° titolo ATP complessivo. Ma soprattutto c’è il richiamo delle Olimpiadi, che Djokovic ha inseguito con passione per tutta la carriera. Dopo il bronzo conquistato a Pechino 2008 e la medaglia d’oro vinta a Parigi nel 2024 battendo Carlos Alcaraz in finale, Los Angeles potrebbe rappresentare la perfetta chiusura del cerchio.
Il percorso verso Los Angeles 2028 non sarà semplice. Djokovic avrà 41 anni, e davanti a lui si stanno affermando con forza nuove stelle del tennis mondiale, come Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Ma se c’è una cosa che la carriera di Novak ha insegnato, è che nulla è impossibile quando si tratta della sua determinazione.
Proseguire oltre i limiti anagrafici, con la stessa passione di sempre, rende Djokovic non solo un campione, ma un esempio di resilienza e ambizione. La sua storia, lungi dall’essere arrivata all’epilogo, continua a scriversi.
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