BORIS, LO STRATEGA – Boris Becker sta vivendo indubbiamente l’esperienza più importante della sua nuova carriera di coach. L’ex campione Slam non ha dubbi in proposito:”Devo ammetterlo, finora sono migliorato molto come coach”. Boris ha, in effetti, un ruolo molto delicato e difficile nei meccanismi che supportano il campione di Belgrado .” Il mio compito principale è legato al capire come analizzare gli avversari e i match , e così mettere il giocatore a proprio agio”. Compito svolto egregiamente finora. I miglioramenti nel gioco di Nole sono davvero notevoli. ” Durante la finale del Roland Garros , -continua Boris- Novak è sceso a rete circa quaranta volte. Questi sono aspetti del gioco nuovi e decisivi”. Dunque , Nole ha ancora margini di miglioramento proprio laddove ,sino a pochi anni fa , aveva mostrato di trovarsi in difficoltà.
NOVAK , IL GOAT?- Superare Federer e Sampras nel conto degli Slam porrebbe Djokovic sul gradino più alto di un ipotetico podio che, al primo posto, vede il GOAT; il più grande di tutti. Novak Djokovic può centrare l’obiettivo, se la sua marcia trionfale non dovesse conoscere sosta alcuna. Nikola Pilic, campione croato e vincitore del Roland Garros nel 1973, ne è certo . “Djokovic ha il gioco per diventare il più grande di tutti i tempi. Può giocare ai massimi livelli ancora per cinque o sei anni, è totalmente votato al tennis e farà di tutto per divenire il migliore. Io gli auguro di riuscirci”.
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