Panatta senza peli sulla lingua: “Rinvio Roland Garros giusto. Federer si adegui alle decisioni”

Adriano Panatta

Intervistato dal quotidiano La Stampa, l’ex campione azzurro Adriano Panatta, già n. 4 del mondo nel 1976, approva la decisione di rinviare all’autunno prossimo il Roland Garros, lanciando qualche frecciatina a Roger Federer, che come fondatore della Laver Cup, in programma a fine settembre, potrebbe risultarne fortemente penalizzato.

Il 69enne capitolino analizza così la scelta di spostare lo Slam parigino, il cui avvio era inizialmente previsto il prossimo 18 maggio, a causa dell’emergenza Coronavirus: “Sono d’accordo con il Roland Garros, che ha una storia centenaria. Fine settembre è una collocazione giusta, anche se per i giocatori passare dal cemento alla terra battuta è un piccolo problema. Io lo avrei spostato anche una settimana più tardi“. E sugli Internazionali d’Italia aggiunge: “Vanno recuperati. Ottobre va benissimo, anche dopo Parigi. Ha presente le famose ottobrate romane? A Roma maggio come clima non è meglio di ottobre, anzi“.

Panatta, poi, si lascia andare ad una tirata d’orecchie al tennista svizzero, con la data di inizio della sua Laver Cup in conflitto con lo start del prestigioso appuntamento Major: “Federer mi sta anche simpatico, ma si è fatto una società per conto suo, se ne farà una ragione. Non possiamo andare dietro a lui, deve adeguarsi“.

La chiosa finale del vincitore della Coppa Davis nel 1976 è rivolta ad Andrea Gaudenzi, attuale Ceo Atp: “Non gli chiedo, da italiano, di favorire l’Europa, ma le istituzioni del tennis hanno il dovere di salvaguardare i tornei che hanno più tradizione. Giocare a Phoenix, Arizona, non è più importante che giocare a Roma. Bisogna che tutti se lo mettano in testa“.

 

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